Share |

PEDRAZZOLI (ITALIA UNICA): NOVARA-BOLOGNA ANDATA E RITORNO

Antonio Pedrazzoli

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Antonio Pedrazzoli, consigliere comunale e referente per il Novarese del movimento Italia Unica (Corrado Passera): "L’immagine che ci è arrivata dalla Piazza Maggiore di Bologna rappresenta uno spaccato della politica italiana ed in particolare di quella parte di centrodestra che oggi vorrebbe proporsi all’elettorato come forza di governo. La gerarchia delle forze politiche presenti è risultata chiara ed evidente. La Lega Nord e Matteo Salvini hanno sovrastato la scena ed hanno mostrato i muscoli a Berlusconi, a tratti anche fischiato dalla piazza, e ad una seppur brava Meloni che in una compagine del genere non può certo pensare di avere il ruolo di leader. Occorre domandarsi come si può tradurre sul territorio novarese il cartello di Bologna e se vi è la possibilità che possa replicarsi anche alle amministrative di Novara una tale alleanza. Salvini, Berlusconi e Meloni lasciano lo spazio a Frugeri, Sozzani e Mancuso i quali non sono certo in perfetta sintonia tra loro. Il pomo della discordia è la scelta del candidato sindaco che la Lega Nord rivendica come proprio senza voler accettare alcun compromesso. Sul punto vi sono state prese di posizione molto dure da parte di Diego Sozzani e Gianni Mancuso che hanno chiesto alla Lega Nord di rivedere tale decisione. Se, come penso, alla fine i leader nazionali pretenderanno che anche sui territori si replichi il modello nazionale ci saranno molte possibilità che a spuntarla sarà la Lega Nord che imporrà il proprio candidato agli alleati. Questa circostanza è già stata intuita dalle segreterie dei partiti che stano cercando di correre ai ripari. La posizione più delicata è quella di Forza Italia che al fine di non impattare contro un muro deve al più presto rinnovare la propria segreteria provinciale troppo schierata contro la candidatura presentata dalla Lega Nord. La patata sta diventando sempre più bollente e bisogna passarla di mano prima di bruciarsi arrivando quanto prima ad un congresso o quanto meno ad un avvicendamento. Il problema dei problemi non è però l’organizzazione delle segreterie dei partiti di centrodestra ma come risponderà l’elettorato moderato che ha come rifermento Forza Italia. Difficilmente sosterrà la Lega Nord che, avendo assunto una forte deriva lepenista e abbandonato l’originario  messaggio federalista, si iscrive ormai di diritto nei movimenti di destra radicale. Il mio pensiero è che se nulla si farà aumenterà l’astensionismo. L’unica soluzione possibile, che potrebbe scongiurare anche una vittoria grillina che porterebbe Novara ad una sicura deriva amministrativa, mi sembra essere quella di creare anche a livello cittadino uno schieramento unitario che catalizzi il voto moderato con una proposta programmatica seria e sostenibile alternativa non solo a Ballarè ed all’attuale Giunta ma anche ad una Lega Nord che di moderato non ha alcunché".