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Perché la Provincia di Novara non fa nulla per ricordare le foibe?

Intervento del consigliere comunale e provinciale Ivan De Grandis, che sull'argomento ha presentato una interrogazione al presidente Besozzi

Novara - “Ho presentato questa mattina una interrogazione per chiedere al Presidente della Provincia Matteo Besozzi “quali sono le iniziative che la Provincia ha direttamente od indirettamente promosso e/o finanziato nell’anno 2017 e nell’anno in corso, anche in collaborazione con le scuole o con altri soggetti, per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe e conservare la memoria”. Questo perché paiono ormai evidenti a tutti le non casuali dimenticanze dell'amministrazione provinciale guida PD che, mentre appare sempre pronta ad utilizzare la propria pagina facebook come vetrina per qualunque attività, stranamente si dimentica da almeno due anni la giornata del 10 febbraio. Sono molto amareggiato nel constatare infatti che, proprio questa amministrazione che si mostra sempre così sensibile a tematiche legate all’antiviolenza e al ricordo dei martiri della guerra, non abbia speso una sola parola per una giornata importante istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 al fine di commemorare la tragedia di cui furono vittime inermi i nostri connazionali Istriani, Dalmati e Giuliani. Una tragedia di enormi proporzioni, segnata da migliaia e migliaia di persone (tra le quali civili, donne, vecchi e bambini), assassinate e gettate nelle foibe, sovente dopo brutali sevizie, la cui unica colpa era quella di rappresentare un potenziale ostacolo all’espansionismo slavo promosso dai partigiani comunisti di Tito. E circa 350.000 persone che per sfuggire alla morte ed alle persecuzioni furono costrette ad abbandonare la loro Terra ed i loro beni.

L’amministrazione provinciale si è limitata a mandare in rappresentanza il suo vicepresidente Giuseppe Cremona alla cerimonia organizzata dal Comune di Novara, ma a parte questo non ha organizzato niente che potesse promuovere il “Giorno del Ricordo”, triste anniversario del massacro delle foibe, come ha fatto invece per altre ricorrenze, evidenziando una scarsa ed incomprensibile mancanza di sensibilità oltre ad una mancanza di volontà di ottemperare al meglio a quanto stabilito con Legge dello Stato.

Sottolineo inoltre come il contenuto della legge stabilisca che: “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.” Questo è quanto dice la legge ma purtroppo chi amministra l’Ente sembra non comprendere del tutto l’istituzione di questa giornata e di fronte a tale “indifferenza” con questa interrogazione Fratelli d’Italia vuole vederci chiaro soprattutto perché scartabellando le rassegne stampa e la pagina social ufficiale della Provincia di Novara, non si trova nessuna iniziava degna di nota, proprio nulla! Come mai la Provincia di Novara non fa nulla per ricordare le foibe?  Sappiano bene che noi non ci stancheremo mai di ripudiare quel concetto che vede in Italia morti di serie A e morti di serie B. Il cordoglio non deve avere colori politici perché ricordare significa onorare e chi dimentica è complice di quegli assassini accecati dall’odio ideologico, che con fermezza condanniamo”.