Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis, del comitato No Musa: "Ancora una volta un'Amministrazione debole che non ha più argomenti credibili per difendere MUSA, la butta sui numeri per spostare l'attenzione. Come è già successo con la nostra manifestazione del 17 gennaio, ora dal Comune fanno le pulci alla nostra raccolta firme a sostegno della petizione per annullare il piano della sosta. Intanto ringraziamo chi dal Comune si è preoccupato di dare le cifre "scremate" ai giornali perché anziché sminuire la nostra iniziativa l'ha rafforzata certificando ufficialmente come centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Infatti ci sarebbero bastate 300 firme per una petizione valida secondo lo Statuto del Comune di Novara, ma noi ne abbiamo presentate migliaia. Non è tutto, perché l'Amministrazione ha confessato apertamente di non sapere né quanti vengono a lavorare da fuori città, né come ci vengono. Buio pesto. Sta di fatto che sono moltissimi e quindi vanno considerati come i residenti, in più - se qualcuno se lo fosse scordato - pagano la sosta. Non ci risulta infatti che i soldi messi nei parcometri da chi non è residente vengano scartati come le loro firme, anzi. Ad ogni modo tra i firmatari è presente anche chi è soltanto domiciliato a Novara o per vari motivi gravita intorno alla città, senza contare poi che quello di MUSA è diventato un problema che va ben oltre i confini del Comune di Novara. Ma il Sindaco Ballarè, a quanto pare, nelle firme non vede persone ma solo potenziali elettori, e se questi non sono residenti, servono a poco. Per quanto riguarda il Referendum, è previsto dallo Statuto, si può fare e si farà perché il quesito che abbiamo studiato non riguarda "tributi e tariffe". Chi si sbraccia per sostenere il contrario vuole scongiurare il rischio di un grande confronto democratico con i cittadini. Il Sindaco si ostina a voler far partire MUSA il 2 febbraio, nonostante siano molteplici le voci - oltre a noi ovviamente - che si schierano contro il piano della sosta. Ultima in ordine di tempo la CGIL. Ma il Primo Cittadino sa spiegare ai novaresi perchè i parcometri situati nelle nuove aree a strisce blu sono già in funzione da qualche giorno? Infatti sui parcometri non sono presenti avvisi e gli automobilisti vengono tratti in inganno e finiscono per pagare così una sosta che dovrebbe essere gratuita. Questa è l'organizzazione di MUSA, un piano della sosta che sembra più improvvisato che studiato...".