Novara - Carissimi - scrive il presidente della Provincia di Novara, ing. Diego Sozzani in una lettera aperta rivolta a tutti i novaresi - negli ultimi giorni ho avuto modo di intervenire pubblicamente sul quadro economico che interessa la nostra provincia. Novara e il suo territorio rischiano oltremodo di essere penalizzati da una crisi, a questo punto sistemica, che grava ormai da tempo sull’intero Occidente. Una crisi economica, ma anche di valori, che ha portato la politica a fare un passo indietro a vantaggio della civitas e delle professionalità. Strano che sia proprio un politico a dirlo, ma la guida di un governo tecnico, pur con tutte le difficoltà legate a una manovra certamente dura, potrebbe dare il là ad un nuovo concetto di amministrazione. Finalmente, attorno ad alcuni temi fondamentali, sembra affiorare una strategia condivisa. Quasi una novità, almeno per la storia della “seconda Repubblica”, tanto che molti analisti parlano di “terza fase” per l’Italia repubblicana. Certo, il contesto suggerisce delle scelte quasi obbligate, ma ciò non toglie che le strumentalizzazioni dei partiti ora incidono di meno sui programmi. I momenti più difficili si superano restando uniti; per questo il segnale che tutti i soggetti territoriali stanno dando in queste settimane risulta più che mai opportuno. Una disponibilità a superare pregiudizi e convenienze ideologiche per abbracciare la speranza di costruire il bene comune. Una sentimento che ho riscontrato dai sindacati, nel corso della loro audizione in Consiglio provinciale, poi riproposta nel Consiglio comunale del capoluogo. Un proposito emerso anche dall’invito che gli Industriali di Novara hanno rivolto durante la loro tradizionale assemblea di fine anno. In quelle sedi ho potuto specificare con maggiore chiarezza il percorso proposto dalla Provincia sin dal primo giorno di questa legislatura. Un programma già comunicato nei dettagli davanti alla Commissione Tripartita, che raggruppa tutte le associazioni di categoria. La Provincia di Novara sente la responsabilità di impiegare tutte le energie nell’interesse dei cittadini, piuttosto che lottare anacronisticamente per difendere un Ente, come quello provinciale, che poco risponde alle aspettative dell’opinione pubblica, fino a prova contraria la stella cometa di ciascuna amministrazione. Sulla necessità di dotare le Province di più competenze, entrando in una logica di accorpamenti, mi ero già espresso in tempi non sospetti. Esattamente poche ore dopo la prima bozza della ormai famigerata “manovra di ferragosto”. Da questa estate molte cose sono cambiate e altrettante sono destinate a mutare, ma non il mio impegno e quello della Giunta che presiedo. La Provincia di Novara ha preparato un Piano di sviluppo sulla base delle indicazioni raccolte nella prima metà del mio mandato a Palazzo Natta. Argomenti raccolti in Consiglio, dalle Giunte itineranti nei Circondari, dalle associazioni, dalle parti sociali e datoriali; ma, soprattutto, dai liberi cittadini. Nel cd che ho consegnato ai principali organi di stampa locali troverete quella che è la nostra idea per dotare il Novarese di quegli strumenti in grado di fare rialzare una realtà locale come la nostra, spesso intenta a specchiarsi nelle proprie indubbie potenzialità, ma troppe volte vittima di un’atavica indolenza sulla quale altri territori hanno fatto leva per strapparci fette di mercato sempre più rilevanti, minando la nostra riconoscibilità e, quindi la nostra fiducia. Il Cd che affidiamo ai rappresenti della stampa locale è lo stesso nelle mani di tutti gli altri soggetti della nostra comunità, nel rispetto della trasparenza e di quel patto che ho voluto stringere con le Testate di riferimento per il territorio e per tutti i novaresi. Ivi troverete tutte le località idonee per accogliere nuove aree industriali, i tracciati delle nuove infrastrutture e l’ipotesi di collegare le aree produttive del Novarese con una superstrada che porti fino a Malpensa. Un’opera che consentirebbe a Novara di intercettare il potenziale mercato dei 6 milioni di professionisti che ogni anno utilizzano lo scalo internazionale varesino. Un’infrastruttura per diminuire il gap del Novarese, così come del Piemonte Orientale, nei confronti della Lombardia e senza ricorrere alla spesa pubblica. Aree attrezzate, potenziamento del Cim e una rete di servizi a sostegno delle imprese, con la possibilità di individuare una zona franca industriale. Il mondo ci insegna che non si può più distinguere tra micro e macro economia. E’ quindi il momento di spalancare le finestre al futuro e di allargare i nostri orizzonti verso tutte le destinazioni che favoriscano lo sviluppo, la crescita, e il lavoro. Un impegno da prendere in coscienza e con il coraggio necessario. Una sfida che ci richiama tutti al senso di responsabilità verso la nostra terra e a tutela delle nuove generazioni. Il più sentito augurio di buone Feste, ing. Diego Sozzani".