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Pisano dell'associazione Aglietta su condanna a morte ricercatore iraniano

Novara - Dichiarazione di Nathalie Pisano dell'associazione Adelaide Aglietta: "Il terribile caso di Ahmadreza Djalali, ricercatore che ha lavorato a lungo all’Università del Piemonte Orientale, a Novara, e che da nove mesi è detenuto in Iran, accusato di essere una spia e condannato a morte, rischia di trasformarsi in un nuovo caso Regeni. Ieri mattina una delegazione di parlamentari guidata dai senatori del Pd Manconi e Ferrara ha incontrato l'ambasciatore iraniano a Roma per esprimere la forte preoccupazione con cui i cittadini di Novara e la comunità accademica stanno seguendo la vicenda: un'iniziativa opportuna e tempestiva, riteniamo però che il governo italiano debba prendere una posizione decisa. Per questo mi unisco a quanto già chiesto dagli esponenti radicali Boni e Manzi che hanno invitato il Ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, a convocare immediatamente l’ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran, per rappresentare ufficialmente la contrarietà dell’Italia e opporsi all’esecuzione del ricercatore. E' urgente che anche le istituzioni novaresi, Comune in testa, e le forze politiche tutte si uniscano a questa richiesta e alzino una voce forte e chiara contro la condanna vergognosa di un uomo che aveva scelto il nostro Paese e la nostra città per vivere e lavorare. I riflettori sul caso del dottor Djalali non possono e non devono abbassarsi finché la sua vita non verrà salvata".