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Pneumatici a Casalino, stop all’impianto

Fabrizio Barini (Pd)

Novara - La Provincia di Novara boccia il progetto per il recupero di pneumatici usati a Casalino. La Conferenza dei servizi convocata venerdì 27 settembre in Provincia ha detto no alla proposta della Italiana Energetica Tyre. La Società chiedeva di insediarsi nel polo industriale di Orfengo, accanto a Sambonet, Cabifi e al capannone del caseificio Costa, attualmente in costruzione. «La decisione del nucleo di valutazione della Provincia di respingere il progetto va nella direzione giusta. Non potevamo aspettarci esito migliore», commenta Fabrizio Barini (nella foto), consigliere Democratico a Palazzo Natta e coordinatore provinciale Ecodem.«Ora la Giunta faccia la propria parte - aggiunge Barini – e la smetta di scaricare la responsabilità sui propri tecnici; il far west deve lasciare il posto a percorsi concreti per disciplinare le proposte di intervento nel campo dei rifiuti speciali. Lo stabilisce la legge e lo chiedono i cittadini».

Per il pronunciamento è stata determinante la grande mobilitazione della popolazione locale, assieme alle associazioni ambientaliste e dei Comuni circostanti. Lo stesso caso si era verificato per casi analoghi, come l’impianto di trattamento di Casalvolone e dei pozzi esplorativi dell’Eni a Carpignano. «Se possiamo tirare un sospiro di sollievo - prosegue il consigliere Democratico - è inammissibile che chi debba sorvegliare sulla salute dei cittadini e sul bene del territorio adotti posizioni contrarie solo ed esclusivamente quando viene tirato per la giacca e si accorge che la popolazione è apertamente contraria. Chi può essere così ingenuo da credere che un’industria che avrebbe lavorato 100 tonnellate al giorno di pneumatici usati non avrebbe inquinato?».

«La vicenda di Barengo sembra non aver insegnato nulla. Serve una presa di coscienza e l'avvio di un percorso per regolare e programmare gli insediamenti», conferma la consigliera provinciale, Milù Allegra. «Il progetto - continua - presentava davvero troppe lacune quasi a dimostrare una sottovalutazione del parere tecnico ed amministrativo. Mi chiedo come si potesse sperare in un'approvazione».

Una buona notizia per la salute dei cittadini, che non vedranno l'insediamento di una realtà che trasforma pneumatici in olio combustibile, acciaio e nerofumo. «Una possibilità - conclude la capogruppo democratica Valeria Galli - che avrebbe dovuto essere respinta sul nascere».