Novara - "Quanto accaduto nella seduta di Consiglio comunale di lunedì 5 dicembre - spiega Rossano Pirovano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale - merita qualche sottolineatura, per dare alle cose il giusto peso. Partendo anzitutto dalle conclusioni: il tentativo un po’ stucchevole del centrodestra di mettere in difficoltà la maggioranza rispolverando strumentalmente un tema come quello del progetto JSF oggi tutt’altro che di attualità è fallito: la mozione costruita dal centrodestra è stata respinta con il voto compatto di Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. In modo altrettanto compatto è stata approvata la mozione di maggioranza, un documento saggio ed equilibrato che contempera alcuni elementi di principio con una realistica valutazione del progetto per quello che è. Questo è tutto. Alcune ricostruzioni giornalistiche hanno attribuito il valore di “spaccatura” del nostro gruppo alla scelta assunta da alcuni consiglieri di dare il proprio voto anche alla mozione presentata dal Movimento 5 stelle. Nulla di più falso. Si tratta della libera espressione di una posizione personale di alcuni, che avevo prefigurato annunciandolo anche nella mia dichiarazione di voto, nella quale ho parlato di “libertà di coscienza” in ordine al testo proposto dal consigliere Zacchero. Più di ogni altra cosa, è importante ribadire che questo argomento, uno degli ultimi “cavalli di battaglia “ (si fa per dire) del centrodestra, non ha alcuna rilevanza pratica per l’attività amministrativa del Comune di Novara: il progetto ha una dimensione di per sé internazionale; la base operativa si trova nel territorio del Comune di Cameri e per di più su un sedime militare. Mi pare quindi evidente che il sindaco di Novara non abbia su di esso alcun potere, se non quello che deriva dalla sua autorevolezza politica. Ribadisco quindi in conclusione che l’unico dato rilevante del consiglio comunale di ieri è il naufragio anche di questo estremo modesto tentativo di creare problemi alla maggioranza politica che guida il comune di Novara".