Novara - In merito alla vicenda dei finanziamenti per la realizzazione del nuovo ponte sul Ticino il presidente Sozzani ha dichiarato in Consiglio provinciale che la vecchia infrastruttura ora in uso "rischia di cadere" e pertanto la nuova opera ė necessaria. "Essendo fra l'altro il presidente un tecnico - dicono i consiglieri provinciali di Ncd Leo Spataro (nella foto), Camillo Esempio e Luca Porcu - un ingegnere, le sue dichiarazioni ci inquietano e ci preoccupano... Esistono davvero rischi di crollo del ponte del Ticino? E se così ė perché non viene chiuso e non si assumono i provvedimenti necessari? Quali elementi ha dunque il presidente Sozzani per fare questa dichiarazione?". La questione era stata sollevata dai consiglieri provinciali di Ncd attraverso la presentazione di un'interrogazione che chiedeva notizie circa i finanziamenti del Governo per realizzare tale opera: "A noi non risulta fosse mai stata finanziata - proseguono Spataro, Esempio e Porcu - lo abbiamo saputo anche direttamente dal Ministro Lupi durante un recente incontro a Roma e l'abbiamo dichiarato in Consiglio provinciale, scatenando un putiferio... Stupisce che il presidente e la sua giunta abbiano continuato a giocare sull'equivoco... Ora questa novità del ponte che "rischia di cadere"... Diremmo che parlare di superficialità in questo caso ė un eufemismo. Dunque delle due l'una - concludono i consiglieri - o il ponte sul Ticino rischia davvero di cadere, e la dichiarazione resa al Consiglio Provinciale assume il tono di una pubblica denuncia, quindi il Ponte va chiuso e messo in sicurezza, oppure il presidente Sozzani, nell'enfasi del momento causata probabilmente dalla pessima figura che stava facendo, ha tentato di porvi rimedio dichiarando una cosa non vera. Rimane il fatto che è stata dichiarata una cosa gravissima, ovvero il rischio di caduta del Ponte e questo non puo che generare interrogativi angoscianti: da quanto c'ė questa situazione? Come lo si ė saputo? Sozzani faccia chiarezza con urgenza su questi aspetti, ma soprattutto si rassegni: il Ponte del Ticino in un verso o nell'altro rimarrà uno dei simboli chiave in negativo, del suo mandato e contraddistinguerà, a futura memoria, il nulla assoluto del suo mandato di Presidente della Provincia".