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PONTE DI ROMAGNANO: LA PROVINCIA ATTENDE DI CONOSCERE GLI IMPEGNI DEL GOVERNO

Novara - Proseguono negli ultimi giorni i contatti tra la Provinica con gli Enti e le Istituzioni del territorio sulla questione legata al ponte di Romagnano Sesia. "Al di là dei confronti con il Comune interessato – spiega il consigliere delegato ai Lavori pubblici e Viabilità Marzia Vicenzi – la Provincia si sta rapportando sia con la Regione, sia con Anas, sia con Aipo. Sul tappeto ci sono tuttora le ipotesi di soluzione già prospettate nelle ultime settimane, come quella del ponte mobile sul Sesia per garantire i contatti del territorio con il Vercellese. La recentissima nomina del presidente Alberto Cirio a commissario del post-alluvione da parte del Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli è un passaggio importante: questa scelta, per gli Amministratori locali, rappresenta infatti la certezza di una competenza e di una presenza fattiva da parte di chi conosce la nostra realtà e le conseguenze che l’alluvione ha avuto per il Novarese. Detto ciò, la necessità per il nostro territorio è che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, proprio come avevamo chiesto durante la riunione di due settimane fa, chiarisca quali saranno, nel concreto, gli impegni da parte del Governo. Solo sciogliendo questo nodo potremo valutare definitivamente se intraprendere la strada della sistemazione del ponte ferroviario, per il quale c’è già il nulla osta all’utilizzo da parte di Fs, oppure quella della posa del ponte mobile per garantire i collegamenti e la regolare viabilità della zona. Ci aspettiamo che il ministro dia una risposta chiara durante un nuovo incontro, che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni. Fermo restando – ricorda a conclusione il consigliere – che il primo obiettivo dell’Amministrazione provinciale era e resta la ricostruzione del ponte crollato".

Intanto il gruppo Lega Salvini Piemonte esprime la propria soddisfazione per la nomina del governatore Alberto Cirio a commissario per il territorio piemontese in seguito all’alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi. “Il governo ha infine fatto sua una proposta che la Lega aveva avanzato per prima - commenta il presidente del gruppo Alberto Preioni -, un passaggio necessario per rispondere alle migliaia di richieste di risarcimento danni avanzate dai nostri territori con tempi più rapidi e senza interminabili lungaggini burocratiche, seguendo quello che era stato il “Modello Genova” dopo il crollo del ponte Morandi. Ora però il Governo deve trasferire le risorse necessarie per avviare la ricostruzione e dare ristoro ai privati che nell’alluvione di inizio ottobre hanno perso aziende, investimenti, greggi e mezzi di trasporto. A fronte di una stima complessiva dei danni che ha raggiunto la cifra di un miliardo di euro, la speranza è che da Roma arrivino adeguati stanziamenti non appena Cirio avrà terminato la propria ricognizione degli interventi necessari. L’aiuto al Piemonte non può e non deve limitarsi a quella mancetta di pochi milioni di euro annunciata nelle scorse settimane”.