Novara - Con l'approvazione pressoché unanime della mozione “Per andare al Governo del Paese” (due le astensioni), il Congresso Nazionale del Popolo della Famiglia ha rieletto per il prossimo quadriennio Mario Adinolfi presidente del partito, vicepresidente e coordinatore nazionale sarà il campano Nicola Di Matteo, segretario nazionale il lombardo Andrea Brenna, vicesindaco di Grandate (Como). Adinolfi ha dedicato alla “difesa della Costituzione” la sua rielezione: “Si parte subito con la battaglia per il no al referendum, accompagnata a quella per la piena applicazione degli articoli della Carta riguardanti la famiglia”. Adinolfi, dal palco congressuale, ha poi sottolineato il no al DDL Zan, commentando il tragico fatto di cronaca del 13 settembre ad Acerra: “La persona che ha ucciso sua sorella è un assassino, se davvero l'ha fatto per ragioni legate all'orientamento sessuale del fidanzato di lei allora il codice prevede anche l'applicazione dei motivi abietti e futili, che fanno scattare le aggravanti. Ma non si sia così sciacalli da collegare ad un dato emotivo la propaganda a favore del DDL Zan sulla omotransfobia, che nulla aggiungerebbe al profilo penale del caso in oggetto. Quel DDL serve solo a contrastare opinioni sgradite ed è il figlio di una modalità violenta e totalitaria di regolare i conflitti tra idee diverse”.
Il Popolo della Famiglia del Circolo Novara e Vco informa che all'interno del Consiglio Nazionale figurano anche due piemontesi, Valter Boero e Nicoletta Rossi, eletti con il ruolo di coordinatore regionale del Piemonte sono Mario Nicola Campanella e Cristina Zaccanti, dirigente per le province di Novara e VCO è infine Alessandra Mondelli.
Elisa Tacchelli