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Prima la casa agli italiani: passa la mozione in Consiglio comunale

La soddisfazione del gruppo di Fratelli d'Italia

Novara - “Le case prima agli Italiani”: il Consiglio comunale, durante la seduta di oggi, venerdì 7 ottobre, ha approvato con i voti della maggioranza la mozione proposta dal gruppo Fratelli d’Italia (primo firmatario Ivan De Grandis, con Angelo Tredanari, Edoardo Brustia e Maurizio Nieli) e perfezionata da un emendamento proposto dal consigliere Mauro Franzinelli della Lega Nord con il quale il sindaco Alessandro Canelli è stato impegnato “a intervenire presso il Consiglio regionale del Piemonte, organo legislativo competente – come si legge nel testo dello stesso odg – al fine di modificare la Legge regionale 17 febbraio 2010 n. 3 (Norme in materia di edilizia sociale)”. Questo affinché venga introdotta “la dichiarazione da parte del richiedente l’assegnazione di un alloggio di non essere titolare di diritti esclusivi di proprietà o di altri diritti reali esclusivi di godimento su alloggio in territorio italiano o all’estero”. Viene inoltre richiesta l’introduzione dell’obbligo “secondo il Dpr 445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) della presentazione da parte dei cittadini stranieri non appartenenti all’Unione europea di certificato o attestazione rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero che attesti la non proprietà di immobili all’estero, corredato di traduzione in lingua italiana autenticata dall’autorità consolare italiana che ne attesti la conformità all’originale, dopo aver ammonito l’interessato sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non veritieri”.

Si chiede quindi un intervento del sindaco per “scongiurare le corsie privilegiate per stranieri definendo regole chiare a favore dei cittadini italiani residenti, come l’attribuzione di un punteggio maggiore a coloro che risiedono da più tempo nel Comune, in quanto è fondamentale premiare l’anzianità di residenza” e questo attraverso “punti aggiuntivi a chi risiede nel Comune da più di dieci anni “ e “ulteriore punto aggiuntivo per ogni anno di permanenza nelle graduatorie, fino ad un massimo di dieci anni di permanenza”.

"La nostra iniziativa – spiega De Grandis a nome del proprio gruppo – è in linea con quanto previsto dal nostro programma elettorale ed è volta a smascherare quelli che, a nostro giudizio, sono i limiti dell’attuale Legge regionale vigente in materia di edilizia sociale. Allo stesso tempo abbiamo voluto sfatare il falso mito riguardante il fatto che l’ottantacinque per cento delle assegnazioni di alloggi popolari riguardi la popolazione italiana: questo dato è viziato dal fatto di comprendere un numero globale di assegnazioni effettuate non solo in periodi recenti, bensì anche in anni nei quali la presenza di stranieri nel nostro Paese era praticamente nulla, restituendo così un’informazione non corretta rispetto alla realtà. Consultando le graduatorie più recenti, ci risulta infatti che quasi il sessanta per cento delle assegnazioni riguardino cittadini stranieri".