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Provincia, Lega Nord: No al mono-colore Pd

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale della Lega Nord: "Si sta delineando il nuovo assetto amministrativo di secondo livello della Provincia, con un unico candidato Presidente, il Segretario Provinciale del PD, supportato da una lista fortemente connotata politicamente, monocolore PD. L'occupazione organizzata e sistematica di ogni livello politico e amministrativo si è quindi compiuta, con l'aiuto di una legge vergognosa, fatta appositamente per consegnare l'area vasta ad un gruppo di nominati, scelti dalla segreteria “democratica” che a ogni livello ha eliminato le decisioni dei cittadini, affamata com'è di posti e posizioni. Non ci saranno alibi per il PD e per il prossimo Presidente con i suoi consiglieri: sono i responsabili locali del partito che ha distrutto un Ente che da 155 anni ha amministrato in modo virtuoso il proprio territorio. Non ci saranno alibi, ma solo la completa responsabilità di ogni azione e di ogni mancata risposta al territorio provinciale, essendo al governo della Provincia esattamente nello stesso momento in cui si è al governo del Comune di Novara, della Regione Piemonte e al Governo romano. La Lega Nord non ha aderito a queste elezioni-farsa, essendo l'unico Movimento politico che sempre ha combattuto per difendere i servizi smantellati sui territori e contro la creazione di cittadini e imprese di serie A, B, C o D, secondo la grandezza e l'ubicazione della propria città o Comune. In provincia di Novara non abbiamo candidato esponenti politici della Lega per le ragioni qui esposte, ma per dare una mano ai centri minori abbiamo comunque offerto la possibilità ad alcuni amministratori, appartenenti a liste civiche dei piccoli Comuni, di candidarsi liberamente in una lista civica alternativa a quella monocolore di sinistra, anche per dare un piccolo segnale a favore di chi è stato “eliminato” a tavolino da PD e NCD. La difesa dei nostri territori e della nostra gente la proseguiremo “sul campo”, non nei palazzi, non concederemo respiro o scuse di nessun genere al futuro Presidente e ai suoi consiglieri".