Novara - Incredibile come nel giro di pochi anni possa cambiare, radicalmente, la musica. Se Trecate sino a pochi giorni fa non aveva alcun consigliere provinciale a Palazzo Natta in alcun partito rappresentato istituzionalmente, ora invece si ritrova ad avere il più votato del centrodestra e anche del centrosinistra che appartengono alla città dei Santi Cassiano e Clemente. Questo è uno dei responsi delle Provinciali svoltesi domenica 12 luglio e al cui voto hanno partecipato, dopo la riforma, solo ed esclusivamente sindaci, consiglieri e assessori comunali, ciascuno con una 'capacità' di voto differente dall'altro (il sindaco di Novara pesava decisamente di più del collega di Borgomanero o di Borgolavezzaro e così via), sino ad arrivare ad una media ponderata che portasse all'elezione del nuovo Consiglio provinciale. Scontata la vittoria del candidato unico presidente Matteo Besozzi (Pd e sindaco di Castelletto Ticino). La lista Provincia in Comune (centrosinistra) ha totalizzato 42.352 voti ponderati contro i 31.460 voti ponderati di Autonomia e Libertà (centrodestra).
Ma veniamo appunto ai più votati. Passano nel centrosinistra i primi 7: Enrico Ruggerone, Giuseppe Cremona, Emanuela Allegra, Laura Noro, Tino Zampogna, Biagio Diana e Massimo Bosio. Rimangono esclusi: Valter Defesti, Stefano Zanzola, Franco Neve, Maria Antonia Platini e Cosimo Bifano.
Nel centrodestra netto il successo di Federico Binatti, seguito da Marzia Vincenzi, Gianluca Godio, Maria Rosa Monfrinoli ed Elisa Zanetta. Sono 'out' da Palazzo Natta: Paolo Rovellotti, Mauro Merlini, Paolo Sibilia, Manuela Magliano e Gaudenzio Ferrandi (la lista aveva solo 10 candidati invece di 12). Da notare che Binatti è stato ammesso solo all'ultimo dopo un ricorso al Tar vinto in extremis per un errore materiale nella trascrizione dei sui dati anagrafici al momento dell'inserimento in lista.
E ora? Ora - a costo zero per il contribuente - si riunirà il nuovo Consiglio provinciale guidato dal presidente Besozzi. Sul tavolo mille e più problematiche da studiare e possibilmente risolvere: ambiente, lavoro, sociale, turismo, agricoltura, viabilità e scuola, giusto per fare qualche esempio. Starà alla maggioranza (dalla quale si ricaverà il nuovo esecutivo) e alla minoranza fare il meglio per dare una risposta ai cittadini, anche se non interpellati per queste elezioni di 2° grado. Non resta che augurare a tutti... buon lavoro!
Gianmaria Balboni