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Quasi tremila firme raccolte a Novara per il NO al Referendum

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Carla Cavagna del Coordinamento Novarese per la democrazia costituzionale: "Anche a Novara e provincia sono stati allestiti decine di tavoli per la raccolta di firme per i referendum abrogativi della legge elettorale che prevede il premio di maggioranza e l'adozione dei capolista scelti dai partiti e delle  modifiche costituzionali riguardanti il Senato della Repubblica e i rapporti Stato Regioni. Le firme  sottoscritte certificate    sono in totale 2806: un risultato più che soddisfacente se si considera il periodo difficile durante il quale sono state raccolte (elezioni amministrative, raccolta di firme per altri referendum). A  livello nazionale le firme raccolte per i due referendum abrogativi di norme dell’Italicum sono giunte a 420.000 (418.239 per il premio di maggioranza e 422.555 per i capilista bloccati). Non bastano, ma sono comunque uno straordinario risultato della mobilitazione organizzata dal Comitato nazionale e dai comitati territoriali. Ostacoli palesi e occulti si sono frapposti alla raccolta delle firme. Il governo non ha mosso un dito per consentire l’uso della Pec che avrebbe consentito di superare le difficoltà a ottenere in tempo i certificati elettorali. Ha pesato inoltre  l’assenza pressoché totale dell’informazione rendendo difficile spiegare perché Italicum e modifiche costituzionali sono un tutto unico, da valutare e modificare insieme  e come le scelte politiche e la loro traduzione in regole giuridiche toccano in prospettiva le concrete condizioni di vita delle persone come, ad esempio, l’occupazione, l’istruzione, la salute, le pensioni. Per questo abbiamo perseguito con la via referendaria anche quella del giudizio davanti alla Corte costituzionale, avviando iniziative giudiziali in venti tribunali con l’obiettivo di far sollevare una questione di costituzionalità. Anche il Tribunale di Torino ha ammesso il 5 luglio il ricorso di diciotto cittadini contro l'Italicum e l’ha inviato alla Corte costituzionale. La Corte a questo punto formerà un fascicolo nel quale riunirà i punti ammessi nel primo ricorso  che ha avuto il via libera dei giudici, quello di Messina, e quelli dichiarati non manifestamente infondati a Torino. La Corte costituzionale ha fissato udienza il 4 ottobre per decidere. Ai banchetti promossi dal Comitato si è potuto riscontrare interesse e attenzione alla problematica il che fa ben sperare per la prossima campagna per il NO al referendum consultivo promosso dal Governo Renzi che si aprirà a settembre. Il Comitato già nelle prossime settimane cercherà di promuovere nuove adesioni a favore del NO per ampliare il  Comitato e s’impegnerà a definire le iniziative a sostegno del NO per il mese di settembre. Il Comitato ringrazia tutti i volontari che hanno sostenuto  e organizzato la raccolta di firme ai banchetti, i Consiglieri che hanno certificato le firme e in particolare i cittadini che hanno sottoscritto la proposta referendaria".