Novara - "La questione “asili nido” viene posta dai consiglieri comunali del Partito democratico in maniera non corretta, dal momento che si fanno enunciazioni che, se non suffragate da numeri di raffronto, lasciano il tempo che trovano. Noi i numeri li abbiamo e li sappiamo leggere e questi numeri ci rivelano che i posti disponibili nelle strutture non sono diminuiti rispetto a quando quest’Amministrazione si è insediata. Anzi". L’assessore all’Istruzione Angelo Sante Bongo e l’assessore alle Risorse economiche e Programmazione finanziaria Silvana Moscatelli (nella foto) replicano ai consiglieri del Pd.
"Nell’anno scolastico 2015-2016 – spiega l’assessore Bongo – i posti occupati nelle strutture comunali erano 441, saliti a 442 nell’anno scolastico 2016-2017 e agli attuali 450. Non ci sembra dunque che i posti disponibili si siano ridotti. Inoltre va ricordato che, grazie ai lavori effettuati all’asilo nido “Balconi” - oggetto di interventi per garantirne la sicurezza, esattamente come avvenuto in altre strutture - e grazie all’assunzione di una nuova educatrice prevista per il prossimo anno anche in questo nido sarà raggiunto il tetto massimo di capienza, che passerà da 27 a 36 posti. Per quanto riguarda il “Negroni”, al quale tra l’altro il Comune destina un contributo pari a circa 170.000 euro all’anno per poter garantire il funzionamento e la gestione della struttura, sono stati mantenuti inalterati i 54 posti massimi disponibili: di questi, sulla base del reddito delle famiglie, sono 13 quelli che hanno il diritto di avvalersi della tariffa comunale. Nessun cambiamento, ne’ tantomeno alcuna diminuzione, comunque, rispetto alla capienza anche in questo caso. Voglio inoltre ricordare che il micronido “Coriandolo” è stato accorpato al nido “Arcobaleno”, che era sotto capienza, senza che la decisione tesa a un’ottimizzazione delle risorse fosse in alcun modo lesiva per le famiglie utenti del micronido: nessun bambino è stato infatti lasciato fuori".
Per quanto riguarda le critiche mosse all’aumento dei numeri delle liste d’attesa, gli assessori Bongo e Moscatelli spiegano che "queste si sono probabilmente allargate perché quest’Amministrazione ha fatto sì che ci fosse un abbattimento delle rette pari al trenta per cento e che pertanto si presentassero più richieste. In ogni caso dai 170 richiedenti al 31 dicembre 2015, si è passati ai 113 al 31 dicembre 2016 e ai 160 attuali, dei quali, però, 21 non sono residenti nel Comune di Novara. Parlando, infine, di abbattimento delle rette, dobbiamo riscontrare che i consiglieri comunali del Pd si stiano ostinando da mesi, in modo decisamente strabico o strumentale, a leggere il dato del risparmio sulle rette proporzionato al reddito delle famiglie, accusando quest’Amministrazione di aver favorito le classi più abbienti. Si tratta di una questione puramente logica: più alto è il reddito famigliare, più alto risulterà l’abbattimento di spesa su base percentuale. Base percentuale che è la stessa per tutte le famiglie, un fatto che non preclude nella maniera più assoluta l’accesso a ulteriori formule di sostegno".