Novara - "In occasione dell'avvio della campagna "proposte a precarietà zero" promossa dal PD - ci scrive l'on. Elisabetta Rampi - si è tenuta alla Camera una conferenza stampa di presentazione delle linee guida della proposta di legge "Disciplina dell'attività di tirocinio formativo o stage e della pratica professionale" di cui sono cofirmataria. Una legge che fissa regole precise per combattere i ricorrenti abusi perpetrati nei confronti di molti giovani da un malinteso senso di flessibilità che ha prodotto effetti negativi sulle persone e sull'economia. Il tirocinio formativo nel nostro Paese ha assunto caratteristiche totalmente incontrollate divenendo spesso una facile scorciatoia per utilizzare manodopera a basso costo e senza tutele. Gli stage hanno perso il carattere principale rappresentato da un'occasione di formazione a stretto contatto con il mondo del lavoro. Si calcola che in Italia, in un anno, siano circa 500.000 gli stagisti: una moltitudine di persone cui la legge non fissa nè un limite di durata, nè un salario minimo, nè alcun tipo di tutela sociale. Ecco le principali novità introdotte dalla nostra proposta: gli stage non possono durare più di 9 mesi (1 mese l'anno per gli studenti delle scuole medie superiori); non si possono fare tirocini per sostituire personale; è garantita la formazione; si ha diritto al rimborso spese e ai buoni pasto; si ha diritto a un compenso non inferiore a 400 euro mensili, a titolo di borsa di studio; i tirocinanti o stagisti non possono essere utilizzati per attività ripetitive ed esecutive. Per quanto riguarda la pratica professionale si istituisce il contratto di praticantato e i praticanti hanno diritto ad avere un compenso, a titolo di borsa di studio, equo e crescente nell'arco del periodo di pratica".