Novara - "Per quasi un anno - scrivono dal gruppo consiliare del Pd di Novara composto dal capogruppo Rossano Pirovano (foto), Andrea Ballarè, Milù Allegra, Sara Paladini, Tino Zampogna e Nicola Fonzo - i novaresi hanno dovuto subire le conseguenze dell’incapacità dell’Amministrazione Canelli. Da giovedì 5.11, il cavalcavia di Porta Milano è stato finalmente riaperto al traffico, in entrambi i sensi di marcia. Sembrava un buona notizia, considerato che l’anno scorso da maggio a dicembre la città era stata invasa dal traffico perché il cavalcavia non si poteva percorrere. Poi era stato riaperto in un solo senso di marcia. A settembre ennesima chiusura e dopo due mesi tiriamo un sospiro di sollievo, finché non scopriamo che sul cavalcavia potranno transitare solo i mezzi che non superano le 20 tonnellate. Quindi né i bus della SUN (tranne qualche eccezione) né quelli delle linee extraurbane vi potranno passare. Per conseguire questo straordinario risultato, abbiamo speso quasi 4 milioni di euro. Per essere più precisi: 2 milioni e 700.000 euro milioni li ha pagati RFI (società pubblica finanziata con i soldi dei contribuenti) e 1 milione e 157.000 euro li ha versati il Comune di Novara. Insomma un anno di chiusura , una spesa di 4 milioni di euro e il cavalcavia di Porta Milano sarà solo parzialmente utilizzabile. Come se non bastasse, per la pista ciclabile chiesta a gran voce dai cittadini e da noi in Consiglio comunale non c’è spazio, nonostante l’evidente allargamento della strada. Per l’ascensore forse si tratta solo di aspettare ancora un po’… Straordinario questo Sindaco! Per Sant’Agabio il cavalcavia si è trasformato definitivamente in un muro che separa il quartiere dalla città. O i mezzi pubblici cambieranno il percorso oppure per le linee che passano da corso Trieste/Corso Milano dovranno essere impiegati mezzi più piccoli. Se ne ricorderanno i novaresi, non solo quelli che abitano a Sant’Agabio, tra qualche mese quando Canelli chiederà il loro voto".