Novara - "In merito all’attacco al regolamento comunale - spiega Francesca Ricca, che nell'ultima tornata elettorale a Novara è stata la donna più votata nella Lega - approvato durante l’ultimo Consiglio, attacco sottoscritto dalla responsabile Nazionale Pari Opportunità del Pd Andrea Catizone e dalla Responsabile Provinciale Mary Longano ci terrei a precisare come Presidente della settima commissione, come consigliere comunale e come donna che trovo sterile e polemico il contenuto di tale comunicazione. Innanzitutto il vituperato regolamento comunale è, nel contenuto, uguale a quello emanato da altri Comuni a guida Pd, come a Milano, Padova e Bologna. Però quando si tratta di attaccare un’amministrazione a trazione leghista, in tanti sono pronti ad amplificare e mistificare le gesta di quella che non è nient’altro che una questione di buon senso, mistificazione che non è avvenuta quando i propri compagni di partito hanno promulgato un testo simile al nostro nei comuni sopracitati. Non sta scritto da nessuna parte che puniamo chi esibisce abiti succinti, riteniamo però giusto che le persone si vestano in un certo modo tenendo un comportamento adeguato alle circostanze, rispettando se stessi e gli altri e questo vale per entrambi i sessi senza alcuna distinzione di genere. Che senso ha paragonare Novara al medioevo e al ventennio fascista? Questi paragoni sono solo becera propaganda di chi, in questi anni, a livello nazionale ha fatto ben poco per le pari opportunità. Il nostro lavoro, in mezzo alla gente, continuerà ascoltando tutti, critici e favorevoli! Ascoltare tutti: un concetto ormai sconosciuto alla sinistra italiana che ha visto una vertiginosa perdita di consenso a causa della propria supponenza e della perdita costante del contatto con la realtà".