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PER RICOSTRUIRE L'ITALIA: laboratorio per le idealità socialiste, ecologiste e solidaristiche con e nel Pd

Novara - La Camera del Lavoro di Novara in via Mameli 7/b ospita giovedì 19 luglio alle 21 un convegno dal titolo "Per ricostruire l'Italia - Il laboratorio per le idealità socialiste, ecologiste e solidaristiche con e nel Pd". Interverranno: Pietro Folena, Carlo Ghezzi, Mercedes Bresso, Roberto Mastroianni, Pierino Crema,  Roberto Pronzello, Renato Lavarini, Riccardo Basile, Nicola Mandirola, Roberto Nebbiolo, Dario Allamano, Francesco Salinas e Vito Cannillo.

"In Italia - spiegano i promotori di questa iniziativa - esiste una nuova “questione sociale”, in cui lavoro, dignità della persona e condizioni ecologiche rappresentano le nuove contraddizioni. La tecnologia più avanzata convive con nuove forme d'iniquità e sfruttamento: giovani senza futuro, disoccupazione in aumento, gravissima situazione del Mezzogiorno, neoschiavismo degli immigrati nelle campagne, lavoro nero, deindustrializzazione. Alle forze progressiste spetta indicare un nuovo uso delle risorse scientifiche e umane per avviare celermente la transizione verso uno sviluppo sostenibile basato sulla valorizzazione del lavoro, dell’impresa, della cultura, della ricerca, dei diritti e dell’ambiente. La direzione e lo sbocco della transizione non sono scontati. In questa battaglia dagli esiti ancora incerti vanno unite le forze della equità e della solidarietà, da Obama ai partiti socialisti europei, dagli interpreti della denuncia sociale ed ecologica ai nuovi movimenti per i diritti, dai paesi poveri a quelli di nuovo sviluppo.  Il valore di fondo, che riassume tutti gli altri, è quello della democrazia su scala globale e ad ogni livello. Anche nel nostro paese attorno  ad una nuova idea di democrazia non leaderistica ma partecipativa si sono sviluppati movimenti importanti e nuove tendenze politiche: dalla riforma dei partiti alla vittoria di Giuliano Pisapia e di un'idea “arancione” a Milano e in altre città, fino alla straordinaria partecipazione ai referendum del giugno 2011. La transizione in Italia è caratterizzata dalla crisi verticale del centrodestra e dalla formazione del Governo Monti, che ha annunciato la volontà di garantire un equilibrio tra rigore, equità e sviluppo. Questo governo, al quale ora non ci sono alternative, ha tuttavia un forte segno moderato. Esso va sostenuto incalzandolo da sinistra, a partire dalla questione sociale e del lavoro, in rapporto col sindacato e consapevoli della nuova e massiccia attivizzazione populista delle destre. Siamo solo agli inizi del post-berlusconismo. La via della ricostruzione morale, sociale, economica e ambientale dell’Italia sarà oggetto di impegnative battaglie sociali e culturali, in cui dovranno emergere un programma e un'alleanza in grado di difendere e rappresentare la nuova “questione sociale” italiana. L’ampiezza e l’unità delle forze che sosterranno la ricostruzione e la chiarezza programmatica saranno decisivi nella costruzione di un governo di svolta democratica legittimato dal voto popolare".