Novara - Il gruppo del Partito Democratico al Consiglio Comunale di Novara, fortemente preoccupato per le notizie diffuse da diversi organi di stampa a proposito della possibile chiusura di due asili nido, che va ad aggiungersi alla confermata chiusura del nido dell'Opera Pia Negroni, presenterà all'inizio della prossima seduta del Consiglio, in programma per domani, una proposta di mozione urgente che chiede un impegno chiaro da parte dell'amministrazione a tutela dell'offerta formativa nella fascia 0-3 anni. «L'ipotesi di ridimensionamento dell'offerta - commentano i consiglieri del PD Andrea Ballarè, Elia Impaloni, Rossano Pirovano, Sara Palaldini, Milù Allegra e Tino Zampogna - che andrebbe a colpire in particolare strutture che operano nei quartieri popolari e periferici, è fortemente contraddittoria con la proclamata attenzione alle periferie da parte di Canelli e della sua giunta. Cominciano dalle periferie, si. Ma a tagliare i servizi».
Questo il testo della mozione
SERVIZIO EDUCATIVO ASILI NIDO DELLA CITTA’ DI NOVARA
Premesso che
Sono recentemente stati commemorati i 40 anni di storia degli asili nido della città di Novara, fondati da Marcella Balconi, cittadina illustre, studiosa ed amministratrice, a cui è intitolato anche uno degli asili, quello del quartiere San Rocco;
in questi 40 anni di storia il sistema educativo degli asili nido ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello della città di Novara per qualità di servizio, offerta formativa ed educativa, corrispondenza alle necessità delle famiglie e dei bambini, grazie al lavoro di personale altamente qualificato.
Considerato che
nella scorsa amministrazione (gennaio 2016) sono state assunte a tempo indeterminato quattro educatrici per offrire un segnale importante ed evidente di mantenimento dei livelli consolidati del servizio pubblico. L’assunzione ha garantito l’apertura di una sezione piccoli in un nido sottodimensionato in una zona importante della città di Novara.
Aggiunto che
seppur informalmente, si valutò la possibilità di potenziare il gruppo educativo con assunzioni a tempo determinato per fronteggiare assenze inaspettate per malattia, gravidanze e pensionamenti.
Valutato che
l’attuale amministrazione ha inserito il sistema degli asili nido nel settore istruzione anticipando, a ragione, la riforma in via di approvazione che considera la possibilità di continuità educativa da 0 anni fino al raggiungimento della scuola secondaria di primo grado.
Aggiunto che
ad oggi non tutti gli istituti comprensivi della città (dalla materna alla scuola secondaria di primo grado) hanno nel proprio territorio una sede di asilo nido comunale.
Poiché secondo notizie pubblicate da testate locali amministrazione in carica avrebbe intenzione di chiudere due asili nido e sempre dalle testate locali abbiamo appreso che l’asilo nido dell’Opera Pia Negroni (asilo a contratto misto – retta privata e retta comunale con quote definite in una convezione stipulata diversi mandati fa) chiuderà l’offerta per i bambini di fascia di età 0-3.
Considerato che
durante una seduta del Consiglio Comunale il Gruppo del Partito Democratico pose una domanda diretta al Sindaco per sapere se le notizie sulla chiusura di due sedi di asilo nido corrispondessero al vero, senza ottenere alcuna risposta.
Sottolineato che
il servizio di asilo nido pubblico non può essere smantellato per i seguenti motivi:
1. Il servizio gestito e coordinato direttamente da un ente pubblico offre garanzie e tutele di altissimo livello
2. Il personale educativo oltre ad essere motivato e numeroso è considerato un tesoro prezioso dell’amministrazione da curare e tutelare
3. Il servizio educativo offerto dagli asili nido non è più solo un servizio assistenziale e di cura ma anche un servizio ad altissima valenza educativi
Ritenuto
importante pensare di potenziare l’offerta educativa per la fascia 0/3 in termini quantitativi e qualitativi
TUTTO CIO’ CONSIDERATO
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta
· a non ridurre l’offerta educativa del Comune di Novara per quanto riguarda la fascia 0/3
· a potenziare tale servizio riducendo la lista di attesa con forme di assunzione di personale specializzato anche a tempo determinato portando così gli asili vuoti a capienza massima