Novara - Mercoledì 18 maggio alle ore 21 presso l'Ipercoop di via Porzio Giovanola (Sala Coop) a Novara, si terrà un incontro tra il candidato sindaco della lista La Città in comune, Luigi Rodini, il responsabile novarese del Coordinamento per la democrazia costituzionale, Alberto Pacelli e Livio Pepino, magistrato e rappresentante del comitato “Salviamo la Costituzione. Alberto Pacelli (nella foto), un volto noto ai novaresi, ha partecipato attivamente e a lungo alla vita politica novarese ed è attualmente presidente dell'Associazione Idee di Futuro. Il comitato di cui Pacelli è responsabile ha già raccolto più di mille firme di cittadini novaresi contrari alle nuove norme costituzionali introdotte dal Governo. Livio Pepino, magistrato, è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha ricoperto i ruoli di consigliere di Cassazione, di sostituto procuratore generale a Torino e di presidente di Magistratura Democratica. Ha lasciato la magistratura nel novembre del 2010. E' autore di numerosi saggi dedicati alle mafie, alla Costituzione e all'amministrazione della giustizia nel nostro Paese.
L'incontro sarà dedicato a informare la cittadinanza novarese sulle caratteristiche e le conseguenze dell'adozione della nuova legge elettorale, il cosiddetto “Italicum” che attribuisce a maggioranze relative e risicate la maggioranza dei deputati, presenta capilista bloccati e indicati dai partiti, conferisce l'immunità parlamentare ai consiglieri regionali, ai sindaci e ai consiglieri comunali chiamati a far parte del Senato.
Nel corso dell'incontro Luigi Rodini rappresenterà la posizione sulla legge della lista “La Città in comune” - che contesta l'Italicum – dialogando con Pacelli e Pepino.
“Può sembrare strano che un candidato sindaco partecipi ad un incontro come questo – ha dichiarato Luigi Rodini -, ma in realtà non lo è perché, se entrerà in vigore questa legge, il futuro sindaco di Novara diventerà anche senatore. La mia posizione, e la posizione della lista che rappresento “La Città in comune” è di assoluta contrarietà alla legge. L'Italicum, anziché rimediare ai guasti prodotti dal cosiddetto 'Porcellum', toglierà ai cittadini la possibilità di decidere chi eleggere, consegnando invece ai capibastone dei vari partiti la decisione e attribuendo ad alcuni amministratori locali una immunità assolutamente fuori luogo”.
“Mi sorprende anzi – ha continuato Luigi Rodini – che altri candidati sindaci, e in particolare il sindaco uscente, non abbiano trovato il tempo di dire ai nostri concittadini che cosa pensano di questa legge”.