Novara - “Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nella mia proposta e, con diverse modalità, mi hanno sostenuto nella costruzione della candidatura. Le firme raccolte in tutte le province rappresentano per me una base di partenza solida per il lavoro che ci attende e che avrà bisogno del contributo di tutte e tutti”. Lo dichiara il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, dopo aver depositato, oggi alle 14,30, le 500 firme raccolte tra gli iscritti al partito in tutte le province del Piemonte a sostegno della sua candidatura a Segretario Regionale del PD. “Sono felice che la mia proposta abbia convinto le diverse mozioni che si stanno confrontando a livello nazionale sulla necessità di lavorare uniti sul livello regionale. Tra pochi mesi entreremo nel vivo della campagna elettorale e il partito si fa trovare solido e unito per riconquistare la Regione” afferma Rossi. “Nelle prossime settimane - prosegue - desidero incontrare tutti i segretari provinciali e di circolo della regione per conoscerli, presentare la piattaforma e avviare il dialogo che mi impegno a tenere vivo nei prossimi anni”.
Contestualmente alle firme il candidato alla segreteria ha depositato anche le linee politico-programmatiche con un documento intitolato Nelle nostre mani. Il futuro è un luogo meraviglioso. “Mi piacerebbe che si radicasse nella nostra comunità democratica e tra i piemontesi un pensiero semplice: la storia non è determinata a priori da elementi esterni, ma dipende dalle nostre scelte. Il Partito Democratico che ho in mente parte da qui: dalla consapevolezza che abbiamo il diritto e il dovere di cambiare le cose che non vanno e di provare a costruire un domani con maggiore benessere per tutti, a partire dai più fragili. Dobbiamo essere noi il motore di questo cambiamento” spiega il candidato.
“Abbiamo di fronte sfide difficili - conclude Rossi - a partire dalle elezioni Regionali e il rinnovo di tante amministrazioni comunali del 2024. Possiamo vincerle dedicando ogni nostra energia a rafforzare il Partito Democratico sui territori, rendendolo un luogo attrattivo, un punto di riferimento per i cittadini e un interlocutore capace di dialogare con il terzo settore, i sindacati, le associazioni di categoria. Lo faremo senza risparmiarci ma, soprattutto, insieme perché anche il futuro del Piemonte è nelle nostre mani”.