Novara - “Prendo atto che le parole del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e del Presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, non contano nulla per le forze politiche di centrodestra: Luigi Songa resta al suo posto alla guida di ATC Nord e nessuno dei componenti del consiglio di amministrazione nominati dalla maggioranza si è mosso per dare gambe alle parole dei due presidenti” dichiara il consigliere regionale Domenico Rossi commentando l’esito dell’odierno Cda di ATC Nord. “Non è vero che il tempo rimedia ad ogni cosa, come qualcuno evidentemente si augura” aggiunge Rossi sottolineando: “Non dimentichiamo le rivendicazioni di appartenenza alla destra più estrema di Songa e bene hanno fatto i componenti del Cda nominati in quota alla minoranza a richiamare nuovamente le dimissioni nell’assemblea odierna, senza far mancare, peraltro, proposte concrete per una gestione migliore di ATC”.
“Non mi aspettavo che si arrivasse a questo punto considerata la lettera ufficiale in cui Cirio e Allasia invitavano Songa a ‘valutare seriamente l’opportunità di rimettere il mandato’. Su questo punto il Presidente, la Giunta e tutta la maggioranza si stanno giocando la loro credibilità: se non sono nelle condizioni di controllare e gestire le dinamiche interne alla coalizione come possono pensare di essere credibili di fronte ai cittadini?” domanda il consigliere Dem.
“Per noi non cambia nulla: Songa, nominato presidente dalla Giunta, deve dimettersi. Le nostre istituzioni non possono essere governate e amministrate da persone che dichiarano di non provare alcuna vergogna se le si chiama fascisti e che agiscono di conseguenza. Lasciarlo alla presidenza di ATC significherebbe offendere il Piemonte, medaglia d’oro al valor civile della Resistenza” conclude Rossi.