Novara - "Il Consorzio Case di Vacanza dei Comuni novaresi non chiuderà - si legge in una nota stampa del gruppo consiliare del Pd - ed anzi, sarà rilanciato. La notizia è emersa nel pomeriggio di martedì 4 aprile nel corso della riunione della prima e della sesta commissione consiliare convocate per esaminare il problema, sollevato dal nostro gruppo all’inizio dello scorso mese di febbraio. Come si ricorderà, in quei giorni era emersa la notizia della volontà manifestata dal sindaco Canelli di sciogliere il Consorzio che riunisce 144 comuni del novarese e del Vco e che gestisce da oltre 60 anni le strutture ricettive di Druogno e Cesenatico. Uno scioglimento che in quel momento il sindaco aveva sostenuto essere “obbligatorio” e che il Partito Democratico aveva subito contestato, chiedendo la convocazione di una commissione urgente. Quella riunione fu poi convocata qualche giorno più tardi (28/2/2017), ma fu interrotta ancor prima di cominciare i propri lavori per l’intervento del Segretario Generale che annunciava novità importanti da approfondire. Le novità sono emerse nella seduta odierna: una norma contenuta nella Legge di Bilancio 2017 consente di considerare prevalente nel Consorzio il profilo di servizio sociaoassistenziale, in base all’oggetto sociale e alle attività svolte. Per questa ragione non sussiste l’obbligo di scioglimento, che invece riguarda i consorzi di funzioni. A questo proposito ricordiamo che “scopo” del Consorzio è quello di “organizzare soggiorni – vacanze, in particolare per minori e anziani, appartenenti ai Comuni che lo compongono e, qualora vi fosse disponibilità dei posti, ad altri Comuni od Enti che ne facciano richiesta” e che “ le attività del Consorzio saranno armonizzate con gli interventi sociali attuati o programmati dalla UUSSLL (oggi ASL) comprese nel territorio del Consorzio stesso”. Come Gruppo Consiliare del Partito Democratico abbiamo accolto con favore il cambiamento di rotta dell’amministrazione novarese che probabilmente stava prendendo delle decisioni in modo affrettato e un po’ troppo condizionate da motivazioni di carattere economico. L’aver “acceso una luce” su una vicenda che stava scivolando via nel silenzio verso un destino che si voleva considerare ineluttabile ha consentito agli uffici di approfondire le norme più recenti (che peraltro, a febbraio erano già state pubblicate da quasi due mesi in Gazzetta Ufficiale) e di cambiare idea. Raggiunto questo risultato abbiamo chiesto al Sindaco di andare oltre, mettendo in campo una azione organica e coordinata per rilanciare il ruolo del Consorzio, che può senza dubbio svolgere un ruolo sociale importante per consentire ai cittadini in condizioni di particolare fragilità di beneficiare di un periodo di vacanza estiva".