Novara - Quanta strada ha fatto quel ragazzotto che qualche anno fa era venuto in punta di piedi, accompagnato dagli inseparabili amici dell'Mgp (movimento giovanile padano) alla festa provinciale di Oleggio, messo in ombra dall'allora governatore del Piemonte Roberto Cota e dall'ex ministro (ora governatore del Veneto) Luca Zaia. Matteo Salvini viene in città giovedì 16 luglio alle 17 quando il termometro segna quasi 40°. Temperatura e orario sconsiglierebbero a chiunque di uscire di casa e di rimanere, perlomeno, chiusi in ufficio o in qualche centro commerciale per rinfrescarsi con l'aria condizionata, eppure il nuovo 'leader maximo' della Lega Nord fa il pieno, a conferma del fatto che anche da queste parti piace. Eccome!
In una sala strapiena di gente c'erano molti volti noti della Politica degli ultimi anni 'made in Novara'; su tutti i consiglieri del Carroccio a Novara Canelli, Franzinelli, Perugini e Lanzo; quindi anche i sindaci Gusmeroli e Ferrari, molti rappresentanti del centro-destra, sia quelli ufficiali che di formazioni giovanili, a testimonianza che il centro-sinistra per rivincere le elezioni da queste parti deve sudare più di una camicia.
Pronti, via: parlano Anna Colombo (segretaria cittadina), Luca Bona (segretario provinciale), Riccardo Molinari (vice segretario federale) e il padrone di casa Cota (segretario nazionale), il quale fa il primo annuncio: "Alle prossime elezioni amministrative a Novara il candidato sindaco sarà della Lega Nord!". Subito tra i presenti è scattato il toto-nome: sarà lui, Canelli o Perugini? C'è stato anche il tempo per parlare del riso, l'oro bianco di queste parti, che rischia di essere svalutato in modo dissennato dall'Ue per politiche internazionali e accordi da stringere con l'Estremo Oriente.
E poi, quando la temperatura del 'Cantelli' ha quasi raggiunto i 50°, arriva il Matteo, non il premier, ma quello della Lega, 'liberato' dalle telecamere delle televisioni che lo hanno intervistato su temi caldi come immigrazione, sicurezza e... legge per la depenalizzazione della marijuana.
"Io sogno un Paese normale - attacca - dove si cerca di risolvere i problemi seri della gente. E invece quali sono le problematiche dei parlamentari e uomini della sinistra? I matrimoni gay e la legalizzazione dell'erba... Ma qui siamo tutti fuori, sarà per il caldo! Sulle coppie gay non sono contro la loro unione, ma sono ancora tra coloro che è convinto che non siano in grado di adottare dei figli. Cosa farei per cambiare questa Italia e renderla più normale? Ad esempio abolirei le 100 Prefetture, molte delle quali sul tema dell'immigrazione si stanno comportanto in malafede, mettendo in difficoltà i sindaci, ai quali va invece dato più potere. Attenzione: questi uomini di governo si stanno comportanto in modo dissennato e si rischia lo scontro sociale! Io sono e sarò sempre a fianco della Polizia di Sicurezza e Carabinieri, perché possano compiere nel migliore dei modi il loro lavoro. Vorrei un mondo normale dove è ancora possibile andare ai giardinetti, alla stazione o in giro alla sera, senza correre alcun rischio. Dove chi sbaglia davvero paghi e se deve scontare una pena lo fa sino all'ultimo giorno, non che invece viene beccato e il giorno dopo è già in giro a delinquere... queste sono cose che fanno sorridere gli altri Paesi europei e che ci squalificano! Negli alberghi ci devono andare prima quegli italiani diventati poveri e senza lavoro a causa di una riforma dissennata come quella della Fornero, non i nuovi arrivati che addirittura pretendono aria condizionata in camera e tv satellitare... E poi che dire dello scandalo del governatore Crocetta e delle parole del suo medico personale contro l'assessore regionale Borsellino, figlia di Paolo, magistrato ucciso dalla mafia 20 anni fa? I veri problemi sono lavoro, casa, sicurezza e pagare meno tasse per dare più respiro alle nostre aziende. Anzi auspico che l'Agenzia delle entrate con ciascun 'moroso' trovi un accordo per risolvere una volta per tutte la posizione con una somma congrua, non mettendolo invece nella condizione di chiudere l'attività e di trasferirla altrove. Il Piemonte si sta desertificando, così come Novara. Lo Stato non dev'essere lui stesso uno strozzìno, ma dare possibilità di sviluppo e lavoro. Voglio vincere - conclude - per lasciare ai miei figli quello che i miei genitori hanno lasciato a me. E ne sono convinto che si può fare, visto che faccio parte di un movimento serio che ad esempio non ha mai votato indulti e leggi svuota carceri e che con orgoglio non ha mai appoggiato governi 'tecnici' non avvallati dal voto popolare. Non molleremo e un plauso lo voglio dedicare ai nostri sindaci. Anzi da qui sono sicuro di poter assicurare che entro l'anno prossimo liberemo Novara".
Urla, entusiasmo alle stelle, temperatura ora abbondantemente 'sahariana'. Quindi qualche decina di selfie e partenza per Torino. Lo attende una manifestazione contro Chiamparino sulla questione 'firme false' che ha fatto arrabbiare (e non poco) il Carroccio. Quanta strada ha fatto il Matteo da Oleggio al 'Cantelli'. E quanta ne dovrà fare ancora per poter realizzare quel sogno di 'normalità', che in una Novara dal clima africano sembra come un'oasi. O un miraggio?
Gianmaria Balboni
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