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Scuola: Lega giovani Novara attacca il Governo Conte

Alessandro Pasca

Novara - «Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari – dichiara Luca Toccalini, deputato e coordinatore federale del movimento giovanile della Lega – Vogliono imporre il rientro in presenza, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di concreto dall’Esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza». Questa la denuncia del movimento giovanile leghista, a cui fa eco anche la Lega Giovani di Novara a seguito delle segnalazioni di molti studenti che fino agli ultimi giorni di pausa didattica non sono stati messi a conoscenza delle modalità per il ritorno in classe, in un clima di confusione che ha alimentato timori e preoccupazioni per ciò che succederà nelle prossime settimane.

«Abbiamo ascoltato per mesi – dichiara Alessandro Pasca, vice coordinatore provinciale del movimento giovanile della Lega di Novara – proclami del ministro Azzolina che riteneva che la scuola dovesse restare aperta sempre e comunque. La Lega Giovani auspica quanto prima un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, pertanto è indispensabile che il ritorno avvenga in totale sicurezza: non si possono esporre gli studenti e le loro famiglie al rischio del contagio, come non si può contrapporre l’attività scolastica con le legittime esigenze delle realtà imprenditoriali chiuse a cause della pandemia.»

«La verità – continua Pasca - è che la scuola può restare aperta se si fa tutto il necessario per garantire la sicurezza degli studenti. Purtroppo, all’annuncio del Governo, risalente al 3 dicembre, che aveva previsto come dal nuovo anno gli studenti e il personale scolastico sarebbero tornati al 75% in presenza, non sono seguiti interventi concreti per potenziare il trasporto pubblico locale o il sistema di tracciamento, le classi pollaio sono rimaste tali, le aule non sono state allargate e non sono stati previsti nemmeno sistemi di aerazione. Azzolina, De Micheli e Conte sono i principali responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese, per mezzo dei nostri rappresentanti in Parlamento, abbiamo provato a incalzare e sollecitare il Governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali» 

«Infine – conclude la Lega Giovani Novara - l’Università è rimasta completamente fuori dal dibattito politico, costruendo un sistema che nei fatti ha creato condizioni diametralmente opposte tra i vari atenei. Ci sono, infatti, realtà in cui la didattica in presenza è praticamente obbligatoria, altre realtà in cui gli studenti seguono i corsi completamente a distanza, altre ancora che adottano un sistema misto. Riteniamo in ogni caso che gli studenti debbano avere accesso a una didattica di qualità in presenza, ma che debbano comunque avere il diritto di scegliere liberamente se seguire le lezioni in università o da casa, a seconda delle caratteristiche degli argomenti di studio e nell'ottica di evitare affollamenti non necessari di aule e mezzi di trasporto. Scuola e università rappresentano il futuro del nostro Paese e del Piemonte, i nostri studenti meritano di più!»