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SCUOLA, NASTRI (FDI-AN): FAMIGLIE COSTRETTE A PAGARE OBOLO DI 105 EURO PER RIPARARE I BAGNI…

Presentata interrogazione al ministro Giannini

Novara - “I risultati della buona scuola di Renzi: eccoli. Famiglie costrette a pagare sovrattasse, 105 euro,  agli istituti per garantire la sicurezza degli edifici, di stretta competenza delle Province- abrogate dal rottamatore”. E’ quanto denuncia di deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Gaetano Nastri che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “All’Istituto Mossotti di Novara, la dirigente scolastica ha chiesto l’obolo  per la sistemazione della aule (stuccatura e tinteggiatura muri, ripristino veneziane, sostituzione banchi e sedie; ecc. -spesso per incuria o per atti vandalici- e sostituzione lampade in quanto esaurite),  il ripristino dei bagni (rottura sanitari, sciacquoni, cassette, intasamento fogna, ecc. anche questo spesso per incuria o atti vandalici degli studenti),  risanamento intonaci e muri (per perdite d’acqua o per atti vandalici degli studenti). Il contributo in origine è di natura volontaria, ma chi  si rifiuta viene escluso dall’offerta formativa ovvero:  visite, viaggi di istruzione, uscite didattiche e sportive (giornate sulla neve, trakking, ecc.) oltre ai soggiorni linguistici e scambi, orientamento in uscita, tirocini formativi, stage e alternanza, partecipazione a concorsi, e tutto quanto ampliamento dell’offerta formativa b. esclusione dall’accesso alla banda larga e al wi-fi oltre all’utilizzo di strumentazioni tecnico informatiche fuori dalla lezioni curriculari c. esclusione da tutti i progetti in particolare quelli di impresa simulata, job placement, inserimento nel mondo del lavoro compresa l’alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini post-diploma”.

“Si tratta di una decisione autoritaria, fortemente lesiva dei diritti degli studenti e delle famiglie che attraversano un momento di grave  difficoltà economica. All’inizio dell’anno scolastico, infatti, i genitori si sono trovati anche con il caro libri e con l’aumento delle spese per il corredo scolastico. Oltretutto, a poco vale la certificazione Isee vista la pessima riforma fatta sull’indicatore di situazione economica equivalente”.

“Ritieniamo ci siano profili di illegittimità nella circolare del dirigente che trasforma in obbligatorio un atto volontario. E comunque il mancato pagamento non può escludere dall’offerta formativa per la quale le famiglie pagano attraverso l’iscrizione alla scuola pubblica. È un atto di vera e propria discriminazione per censo. Il che contrasta con i principi fondamentali della nostra Costituzione”.