Novara - “La superficialità con cui il governo sta affrontando il tema della ripartenza della Didattica in Presenza nelle scuole italiane per il prossimo anno scolastico, sta costringendo le scuole ad ipotizzare l’utilizzo delle palestre per risolvere il problema di avere ampi spazi. Questa scelta oltre a impedire il regolare svolgimento delle attività legate al l’educazione sportiva, visto che le palestre sono adibite proprio per questo, colpirebbero le tante associazioni sportive che utilizzano tali strutture. E in una fase di ripartenza economica è incredibile che anziché favorire le attività si creino ostacoli. E questo è ancora più vero sul territorio di Novara dove sono numerose le palestre delle scuole affittate alle associazioni sportive. Perciò sul nostro territorio le ricadute in termini di una simile politica sarebbero estremamente pesanti. Presenterò, quindi, un’interrogazione affinché il governo chiarisca qual è il piano per la ripartenza scolastica, e soprattutto qual è la sua posizione in merito al possibile ricorso delle palestre da parte degli istituti scolastici”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri, vice coordinatore vicario di FdI in Piemonte.
Anche il Consigliere Provinciale delegato allo sport Ivan De Grandis (FDI) interviene deciso sull’argomento: “L’utilizzo delle palestre dei plessi scolastici viene concesso da anni dalla Provincia di Novara alle società sportive e per avvolgere molteplici attività. Sappiamo che dopo il lockdown alcuni dirigenti d'istituto stanno vietando l'utilizzo delle palestre ma sopratutto stanno anticipando che probabilmente da settembre non si potranno utilizzare le stesse perché verranno destinate a spazio per aule. La troppa e ingarbugliata burocrazia regna sovrana e trasforma le cose semplici in problematiche quasi insormontabili. Mi impegnerò affinché non si finisca per sacrificare l’educazione fisica, materia che ha pari dignità con le altre, e non si mettano in ginocchio le realtà sportive legate soprattutto ai cosiddetti sport minori e che in tanti casi, fanno un grande lavoro sociale sul nostro territorio permettendo anche di svolgere attività fisica a persone diversamente abili. Non siamo degli sprovveduti e vogliamo che tutto si svolga in piena sicurezza ma vogliamo che le palestre siano usate per ciò che sono e per come sono state concepite. Se una palestra venisse arredata con cattedre, banchi e lavagne, difficilmente potrebbe essere utilizzata per l’educazione fisica. Figuriamoci per l’attività sportiva extrascolastica. Per tutti questi motivi scriverò nei prossimi giorni a tutti i dirigenti scolastici della nostra provincia e mi attiverò presso tutte le sedi opportune”.