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Sede operativa del 118 a Novara: le critiche di Bobba (Pd)

Novara - La centrale operativa unica del 118 del quadrante Nord est del Piemonte pare non conoscere pace. Dopo i gravi disagi provocati dall’accorpamento su Novara del servizio di 118, con riflessi pesanti sia sugli utenti sia sui lavoratori impegnati nel servizio di Pronto soccorso, ora la Regione vorrebbe trasferirli obbligatoriamente tutti a Novara. Dichiara l’On. Luigi Bobba (Pd): “Non credo che questa sia una soluzione utile sia per gli svantaggi che porterebbe ai lavoratori sia per la minore qualità del servizio che ne deriverebbe. Dal momento che domani una della delegazione della IV Commissione Sanità della Regione Piemonte, su proposta del Pd, incontrerà a Novara gli operatori del 118, i sindacati e la Croce Rossa, auspico che da questa iniziativa possano scaturire le soluzioni necessarie a risolvere i molti disagi e problemi che la nuova centrale unica ha generato”. 

“Sicuramente non sarà il trasferimento obbligatorio alla Asl di Novara del personale attualmente in servizio nelle Asl di Biella, Vercelli e Vco a risolvere tali problemi – aggiunge l’On. Luigi Bobba. Una strada, tuttavia, esiste: definire una convenzione di tutto il personale operante al 118 con la Asl dove risiede la centrale operativa, ovvero Novara, mantenendolo però in ruolo presso le rispettive Asl di appartenenza. Una soluzione che non penalizzerebbe i lavoratori e potrebbe creare le premesse per un servizio che non sia colpito da ulteriori tagli e riduzione di personale e che sia più ancorato ai diversi territori del quadrante nord est del Piemonte”.