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Sen. Ferrara (Pd): No agli allarmismi, ma garanzie per futuro Versalis

Anche Gavinelli e Barini appoggiano l'iniziativa della senatrice oleggese
La sen. Elena Ferrara

Novara - “La  possibile  vendita  di Versalis da Eni alla Sk Capital provoca legittime e condivisibili preoccupazioni  tra i lavoratori della chimica italiana, che ieri hanno manifestato in tutte le città che ospitano siti produttivi,  pur in presenza delle assicurazioni giunte dallo stesso numero uno  di  Eni  Descalzi  che ha  precisato che nessun accordo vincolante è stato sinora  sottoscritto”.  Lo  dichiara la Senatrice Elena Ferrara con i colleghi Salvatore Tomaselli,  capogruppo  Pd  Commissione Industria, e Mara Valdinosi. “Conservare   e   al  contempo  rilanciare  il  settore  industriale  della chimica - scrivono i parlamentari Democratici - sono obiettivi largamente  condivisi  da  Governo  e  parlamento.  Stiamo parlando di un asse  fondamentale  del nostro sistema manifatturiero e della ricerca e perciò è bene evitare per Versalis sia inutili allarmismi che accordi frettolosi. Eni assicura che l’azienda rimarrà italiana e dunque  l’afflusso  di nuovo eventuale capitale straniero in un settore che incontra  crescente  difficoltà non potrebbe che essere salutato positivamente in un quadro di garanzie e certezze”.

Su proposta del Pd, la  commissione  Industria  del  Senato ha  avviato nei giorni scorsi un’indagine conoscitiva sulla chimica che ha avuto inizio con l'audizione dell’Amministratore delegato di  Versalis. “Il Parlamento – concludono i Senatori Dem - è la sede più autorevole per un confronto istituzionale sul futuro dell'industria nazionale. Le ampie e motivate rassicurazioni,  giunte in tale sede, circa  il  futuro dell’azienda  e  sul mantenimento dei livelli occupazionali rappresentano impegni  su cui continueremo a vigilare. Nelle prossime settimane, infatti, proseguiremo le audizioni ascoltando, tra gli altri,  le organizzazioni sindacali e il Governo”.

Sull'argomento sono intervenuti anche Mauro Gavinelli - segretario provinciale del Partito Democratico di Novara e Fabrizio Barini - responsabile Ambiente e tutela del Territorio–Ecologia del Partito Democratico di Novara: "La possibile vendita di Versalis da parte di ENI a investitori esteri provoca legittime e condivisibili preoccupazioni tra i lavoratori della chimica italiana. Un’operazione che potrebbe avere ricadute anche sul territorio novarese dove, fine 2012, nell’ottica di un risanamento e di un riposizionamento di Versalis sul mercato, ENI cedette a Versalis le nuove attività di ricerca sulla chimica verde ovvero circa una quarantina di lavoratori attivi presso il Centro Ricerche Donegani. Conservare e al contempo rilanciare il settore industriale della chimica, con particolare riferimento alla ricerca e all’innovazione come avviene a Novara, sono obiettivi largamente condivisi dal Partito Democratico. Prendiamo però atto che l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha dichiarato come la vendita di Versalis non sia all’ordine del giorno del Cda e non ci sia alcun accordo vincolante. Il numero uno di Eni ha precisato inoltre che “non si tratta di rottamare ma di sviluppare la società”. È bene evitare quindi sia inutili allarmismi che accordi frettolosi. L’afflusso di eventuale capitale da parte di nuovi soci, anche stranieri, in un settore che necessita di grandi e costanti investimenti non potrebbe quindi che essere salutato positivamente in un quadro di garanzie e certezze per tutti i portatori di interessi".