Novara - “Il rilancio di Forza Italia parte dal nord ovest, da una Regione produttiva e operosa come il Piemonte, che dice no a una manovra di governo rabberciata in malo modo, che rischia di ridurci come la Grecia. In questo week-end siamo scesi in piazza in tutta Italia per ribadire le ragioni della protesta verso il governo del nonsenso. Nei 7 gazebo della mia Provincia, Novara, ho incontrato gente che non ne può più, che teme per il futuro e che ci chiede di fare qualcosa. Ed è così ovunque, in tutta Italia”. Lo afferma l’on. Diego Sozzani, coordinatore del dipartimento nazionale lavori pubblici del partito e capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti a Montecitorio, nominato in queste ore vicecoordinatore di Forza Italia in Piemonte, con deleghe alle infrastrutture e all’organizzazione del partito. “Un incarico strategico - continua Sozzani - che mi vedrà impegnato fin da subito in mezzo alla gente. L'obiettivo è quello di tornare ad essere partito di lotta e di governo, capace di fare squadra e di superare personalismi inutili e improduttivi. All’orizzonte ci sono le elezioni regionali e il rinnovo dei consigli comunali di quasi 900 Comuni in tutto il Piemonte, il 75% del totale. Ecco perché il rilancio del Partito parte da questo territorio ovvero dalla regione con il maggior numero di Comuni in Italia. Ed ecco spiegata la ragione dei gazebo in tutta Italia. Ringrazio dunque il coordinatore regionale on. Paolo Zangrillo e il presidente Silvio Berlusconi per la fiducia accordatami, assieme ai colleghi Roberto Pella e Roberto Rosso lavorerò al raggiungimento degli obiettivi indicati dal coordinatore regionale”.
“Non permetteremo che un governo alla canna del gas trascini l’Italia nel baratro - conclude Sozzani - con una manovra all’insegna del debito l’Europa non ci farà sconti. Con lo spread oltre i 300 punti, rischiamo la patrimoniale e l’arrivo della troika. In questo scenario drammatico, il governo a 5 stelle continua a giocare sulla pelle dei cittadini osteggiando la TAV e promuovendo il reddito di cittadinanza a spese di un nord-Italia operoso e produttivo, che oggi in questi gazebo si ribella a gran voce. Da mercoledì daremo battaglia in aula contro la manovra e speriamo che il governo faccia marcia indietro su molte questioni. La situazione ci preoccupa: non vorremmo che succedesse in Italia ciò che sta accadendo in Francia in queste ore”.