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Sozzani (FI): Pugno chiuso di Toninelli prova di inebetimento. Rimuoverlo presto!

Novara - "Formulo le più sentite condoglianze al Governo gialloverde per la morte degli ultimi due neuroni del ministro Toninelli. Dopo il selfie di quest'estate al mare e la foto davanti al plastico del ponte crollato, il pugno chiuso di questa mattina in aula è la prova provata dell'inebetimento che affligge lui e i suo esecutivo. Toninelli sorride beato - o per meglio dire beota - e dimentica che per l'approvazione del Decreto Genova ci sono voluti tre mesi, dodici lunghe settimane di dolore e di disagi. Mi domando dove sia finito il senso di responsabilità di questo esecutivo che, peraltro, senza l'apporto costruttivo dell'opposizione sul DL Genova sarebbe ancora al palo. Mi domando che cosa aspettino per rimuoverlo dal suo incarico? In un altro Stato e in un'altra epoca, una persona così sarebbe già finita in esilio". 

Lo afferma in una nota Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti a Montecitorio e responsabile nazionale del Dipartimento Lavori Pubblici del partito. "Mentre Austria e Olanda ci mettono in mora preannunciando la procedura di infrazione se la manovra finanziaria non verrà modificata, Toninelli esulta in Parlamento per un Decreto che, nonostante i tre mesi d'attesa, pare figlio della fretta giacché pretende di risolvere i problemi mettendo pezze di stoffa nuove su un vestito vecchio. Segno evidente di un'incapacità diffusa, arrogante e prepotente alla quale questo governo vorrebbe abituarci. Rispondendo al governatore Toti, che auspicava condivisione e convergenza di tutte le forze politiche sul Decreto, mi auguro che il provvedimento legislativo porti ai risultati auspicati senza intoppi. Personalmente ho seri dubbi, spero che i ricorsi giudiziari e amministrativi non lo affossino in tempi record".