Novara - "Le affermazioni del provveditore alle opere pubbliche, Roberto Ferrazza, sono di una gravita' inaudita. Da ingegnere prima ancora che da parlamentare, mi domando come si faccia a paragonare l'ingegneria all'anatomia. Sono imbarazzato dalla superficialità e dalla freddezza con la quale si affronta una questione così delicata". Cosi' Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, dopo le dichiarazioni dell'architetto Ferrazza sulla riduzione della capacita' dei tiranti del Ponte Morandi. "Se una persona ha un deficit motorio del 20% non e' detto necessariamente che non cammini piu'. Ma puo' bastare una stampella per aiutarla a farlo con regolarita'", aveva dichiarato Ferrazza.
"Dopo l'irruzione della Guardia di Finanza negli uffici del Provveditorato regionale alle opere pubbliche - continua Sozzani - il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, avrebbe dovuto comunicare la revoca immediata di tutti i componenti della commissione d'inchiesta appena nominata e presieduta proprio da Ferrazza, ovvero da colui che lo scorso mese di dicembre, assieme ad altri relatori, approvo' il progetto esecutivo per i lavori al Viadotto Morandi. Come puo' pensare Toninelli di far svolgere gli accertamenti sulla tragedia a tecnici che hanno avuto e continuano ad avere ruoli-chiave e che in questi 8 lunghi mesi, da dicembre ad agosto, non hanno fatto e detto nulla. Non è questo il modo di cercare la verità".
Infine l'invito al Movimento 5 Stelle a lasciare da parte la propaganda: "Il ministro ripari immediatamente a questo errore e lo faccia garantendo correttezza e imparzialita' alle indagini. Lo deve a chi è morto, ai loro familiari e all’Italia intera. E, piuttosto che continuare ad allontanare le responsabilità dal suo ministero, prenda coscienza del fatto che chi doveva vigilare non lo ha fatto in modo rigoroso. Con la stessa forza con quale pretende le dimissioni dei vertici di Autostrade, abbia almeno la dignità di sospendere, fino a quando gli accertamenti non saranno conclusi, tutti coloro che valutarono lo stato del viadotto quando ancora si poteva intervenire. Pensare che il presidente di una commissione ministeriale, nominato da Toninelli, possa essere chiamato a giudicare se stesso e il suo operato non e' davvero tollerabile. Ferrazza usi il buon senso e abbia la decenza di fare un passo indietro, invece di limitarsi a dichiararlo alle agenzie".