![Diego Sozzani (Forza Italia) Diego Sozzani (Forza Italia)](https://www.freenovara.it/sites/default/files/imagecache/400xY/Diego_Sozzani_33.jpg)
Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere regionale Diego Sozzani (Forza Italia): "La giornata di martedì in Consiglio Regionale è stata contrassegnata da un fitto dibattito relativo al ridisegno della Rete Ospedaliera Piemontese. La nostra intenzione era infatti di riuscire a bloccare una programmazione inutile, fuori da ogni parametro nazionale e che come uniche conseguenze avrà l’aumento delle liste d’attesa, l’invasione delle barelle nei corridoi degli ospedali, permanenze infinite nei pronti soccorso e forti disagi, se non proprio l’impossibilità, di accedere alle cure, per tutti i piemontesi. Nel condividere quanto dichiarato dal gruppo consigliare di Forza Italia in una conferenza stampa a latere rispetto alla seduta del Consiglio Regionale, ho voluto spingermi oltre rispetto alle esigenze del nostro territorio segnalando due aspetti: 1) Città della Salute di Novara, che fine ha fatto? Non se ne trova traccia, né l’Assessore Saitta ne ha fatto menzione durante la sua articolata relazione. L’avevamo evidenziato subito: i finanziamenti non ci sono. Ma a seguito di una prima ammissione del Presidente Chiamparino, si sono subito rincorse serie di dichiarazioni a sostenere che “E’ vero non ci sono ma solo per il momento” dal governatore al Sindaco di Novara tutti a dire che non v’era problema alcuno a finanziare l’opera. E intanto… la sola manutenzione dell’Ospedale Maggiore, stante la vetustà di struttura e impianti raggiunge cifre da capogiro, senza che alcuno provi neanche a pensare come gestire non il futuro, non il passato, ma il presente”. 2) Più a nord, non nella provincia di Novara ma di Verbania, il nuovo piano regionale prevede il declassamento di uno dei due presidi ospedalieri con relativa concentrazione del DEA e delle relative discipline in un unico presidio. Qualunque scelta penalizzerebbe di molto la popolazione dell’area su cui insiste l’ospedale declassato con gravi ripercussioni sulla possibilità di accedere alle cure. Varrebbe quindi la pena pensare di individuare un’area compatibile a entrambe le “anime” della provincia, dove realizzare un unico presidio. Vi sono esempi in Inghilterra di ospedali costruiti con criteri innovativi che consentono significative economie sia di costruzione sia di gestione".
"Questo - prosegue Sozzani - costituirebbe un vero passo avanti verso una gestione della sanità pubblica con la responsabilità di chi ha a cuore non solo la salute della propria gente, ma quella del sistema pubblico e delle sue strutture. Risparmiare è possibile anche senza tagli indiscriminati".