Novara - Questo il discorso del presidente della Provincia, Diego Sozzani, in occasione delle Celebrazioni per il 4 Novembre. Tema: "Il bene comune è lo strumento per riconquistare il nostro futuro".
"Quest’anno la festa dell’Unità d’Italia - scrive il presidente - è coincisa con la ricorrenza del 17 marzo, data in cui Vittorio Emanuele II nel 1861 proclama il Regno d’Italia. Sono passati 150 anni da allora e tutti gli italiani si sono dimostrati appassionati e coinvolti attorno ai valori fondamentali della Bandiera e della Patria. Un entusiasmo che abbiamo toccato da vicino, con lo stand della Provincia di Novara visitato da decine di migliaia di persone nell’ambito delle celebrazioni di piazza Castello a Torino. Novara, del resto, ha rivestito un ruolo decisivo nel corso del Risorgimento, a partire dall’abdicazione di Carlo Alberto a seguito dell’esito della battaglia alla Bicocca del 1849 contro gli austriaci. Un passaggio di consegne avvenuto a Palazzo Bellini in favore dello stesso figlio che 12 anni più tardi divenne il primo Re dell’Italia unita. Un esempio di come dalle grandi sconfitte si possa ripartire con maggiore slancio e motivazione. Una rinascita celebrata anche oggi, 4 Novembre, a fronte dell’armistizio firmato tra Italia Austria a termine della Grande Guerra. Il sentimento comune di fronte al Milite ignoto e i morti pianti da tutto il Paese, contribuirono ulteriormente a veicolare il senso dello stato. Il coraggio delle nostre Forze Armate, anch’esse celebrate in questa giornata, consolidò il legame tra gli italiani e la giovane Nazione. Le tracce della storia sono spesso foriere di spunti che, se oggetto di attenta riflessione, possono aiutare a comprendere quello che stiamo vivendo ora, così come ciò che potrebbe avvenire in futuro. Ecco perché è importante ricordare la portata dello sforzo, del sacrificio e del prezzo umano che i nostri padri e i nostri nonni hanno tributato per consentire a noi di poter godere della libertà e della pace. Valori, non certamente scontati; basta guardare un notiziario o leggere un giornale. Attorno a questi principi invito i novaresi a fare leva per recuperare quel senso di comunità, solidarietà e partecipazione che negli anni è via via sbiadito. Sentimenti travolti dalla globalizzazione, dall’egoismo e dalla frenesia; ma che oggi, per superare un nemico senza volto, come quello della crisi economica e della disoccupazione, siamo chiamati tutti a recuperare. Anche oggi, così come a cavallo del secolo scorso, si può ricominciare soltanto pensando al bene comune e al futuro dei nostri figli".