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Sozzani: Torna in piazza il popolo di Forza Italia

Intanto interroga la Regione sul futuro dei dipendenti in Provincia
Diego Sozzani (Forza Italia)

Novara - "Torna in Piazza il popolo di Forza Italia - spiega il coordinatore provinciale, Diego Sozzani - e torna in piazza anche a Novara dove il coordinamento provinciale e quello cittadino si sono mobilitati per il No Tax Day: iniziativa, dedicata al sostegno delle proposte che abbiamo presentato in Parlamento per abbassare le tasse sulla casa. Per presentare l'iniziativa a livello locale, è stata organizzata una conferenza stampa che avrà luogo sabato 29 novembre alle ore 10 presso il gazebo che Forza Italia allestirà nei pressi dell'ingresso del Mercato Coperto".

Sul tema del futuro dei dipendenti della Provincia interviene lo stesso Sozzani: “In qualità di ex presidente e ultimo presidente della Provincia di Novara, almeno nel senso di eletto dai cittadini, non posso che esprimere forte preoccupazione per il futuro dei dipendenti della Provincia di Novara. Abbiamo chiesto rassicurazioni da parte della Giunta regionale che però ci è parsa evasiva e soprattutto con idee poco chiare sui tempi e le modalità del trasferimento del personale tra Enti”. A dichiararlo il consigliere di Forza Italia in Regione Piemonte, a seguito della risposta del vice presidente Aldo Reschigna ad una sua interrogazione in merito. “Credo che i dipendenti delle Province – spiega l’esponente azzurro – trascorreranno il peggior Natale della loro storia professionale se l’approccio sarà quello prospettato dall’assessore. Cioè un approccio di tipo burocratico che prevede vari monitoraggi ancora tutti da verificare e attuare. Mi chiedo se, occhio al calendario si sia consapevoli di come alla data del 31 dicembre manchi poco più di un mese e che il ridisegno del piano delle risorse umane su scala interprovinciale, regionale e in tali casi anche comunale non sia giochino da poco”.

Conclude Sozzani: “Nel frattempo  qualcuno è riuscito a muovere sull’onda delle opportunità offerte dalla mobilità verso altri lidi, altri ancora stanno valutando, laddove possibile, ipotesi di prepensionamento il tutto con iniziative autonome nel timore dell’incerto. Una scelta che rischia di depotenziare l’esercizio di alcune funzioni che la Regione si troverà di nuovo ad esercitare. Non rassicurano infine le parole finali di Reschigna che garantisce in modo nebuloso la presentazione di uno o più disegni di legge al Consiglio regionale su questo tema. I tempi paiono davvero troppo esigui e non si intravedono soluzione adeguate e rispettose del personale sia sotto il profilo professionale, sia sotto il profilo umano”.