Novara - "Poche righe - dichiara il consigliere regionale Diego Sozzani (Forza Italia) - per spiegare il punto di vista mio e del Gruppo Consigliare di Forza Italia emerso nel dibattito in Consiglio Regionale relativamente al Bilancio di Previsione 2015. Quello che la mia carriera politica e amministrativa mi ha insiegnato, tra le varie cose, è che amministrare è attività che richiede una visione d'insieme, che tenga in considerazione in primis le esigenze della collettività tutta. Differente punto di vista è quello di chi, senza questa esperienza, giunge all'attività amminsitrativa dopo un percorso solo politico, dopo aver occupato ruoli di primo piano in ambiti specifici. Di qui una riflessione che se da un lato mi fa plaudere sinceramente all'attività del Consigliere Rossi, nell'ambito della lotta alle mafie, dall'altro mi fa storcere il naso davanti ai 250mila euro che la Regione Piemonte, accogliendo un suo emendamento, ha ritenuto di destinare alla messa in sicurezza del Castello di Miasino, struttura splendida, sequestrata alla camorra. Io sono convinto che finalità del sequestro di queste proprietà, stante le difficoltà di cassa degli enti locali, debba essere quella di monetizzare, non già di distogliere risorse preziose al mantenimento di scuole, ospedali, case popolari... Non abbiamo bisogno di nuovi carrozzoni da mantenere e da manutenere. E mentre quasi ovunque si cerca di alienare proprietà ai fini di pareggio di bilanci, la regione con quest'atto muove in segno opposto. Non solo non vende, ma investe nella messa in sicurezza. Perché? A cosa serve? A chi serve? Il Castello di Miasino va venduto, con procedura pubblica e trasparente, ma va venduto; e con la finalità di produrre quei finanziamenti tanto preziosi per la messa in sicurezza di strutture ben più importanti per la collettività. Forse, anzi quasi certamente, non si ricaverà il suo valore effettivo, ma certo potrà costituire boccata di ossigeno per molte strutture e servizi per i cittadini. E così dicendo, sia ben chiaro, nessuno di noi si è mai sognato di eccepire o di contrastare la lotta alle infiltrazioni mafiose che il Consigliere Rossi sta portando avanti e che, personalmente, come Presidente della Provincia, ho sostenuto sollecitando accordi con Prefettura e Procura mai prima di allora condivisi".