Novara - "La decisione della Regione Piemonte di sospendere gli effetti della legge del 2010 per gli affittuari morosi delle case popolari - commentano Andretta e Gagliardi di Io Novara e Contartese di Forza Italia - in attesa che venga approvata una nuova normativa, può soddisfare solo nei casi di morosità incolpevole. Una situazione che, sempre da quanto si apprende dalla Regione, dovrebbe riguardare circa il 40 per cento dei nuclei in questi mesi colpiti dalle richieste di decadenza. La questione invece si fa insostenibile ed inaccettabile in riferimento alle morosità colpevoli conclamate, di cui si ha notizia ormai da anni. Tanto più che normalmente i tempi necessari per approvare una nuova legge regionale sono biblici, quindi questa dilazione rischia di sommare ingiustizia ad ingiustizia. Dunque ben vengano le verifiche (rapide e puntuali) sulle singole situazioni famigliari, laddove vi sia il dubbio che possano sussistere condizioni di morosità incolpevole… Ma laddove la morosità colpevole è invece conclamata da anni, soprattutto nei casi che non rientrano nell’applicazione della legge del 2010, occorre invece a nostro avviso agire con maggiore incisività, nel rispetto di tutte quelle persone che invece alla casa hanno diritto. Fatti simili non sono più accettabili dal punto di vista economico e di giustizia: la crisi ha prodotto centinaia di nuovi poveri, persone che oggi sono in lista di attesa per ottenere un alloggio a basso costo e che ne hanno diritto. Purtroppo fra chi non paga e gli abusivi quegli alloggi sono occupati da chi non dovrebbe stare lì. A tutto questo bisogna dire basta! Allo stesso modo crediamo che in questa vicenda debbano finalmente essere definiti ruoli e responsabilità, che non possono essere taciute, perché se è vero che la situazione di mancati controlli da parte di Atc prosegue ancora oggi, questa non può più essere procrastinata, con il rischio di alimentare ancora l’enorme voragine debitoria di Atc e di conseguenza le richieste al Comune di Novara. Richieste alle quali peraltro il Comune ancora non ha detto come intenderà rispondere e con quali soldi. Insomma l’impressione è che tutti cerchino di nascondere il “buco” sotto il tappeto! Per questo motivi crediamo assolutamente necessarie le dimissioni degli attuali vertici dell’istituto ed una sua profonda revisione, sia in termini operativi e contabili. Ad oggi infatti non è assolutamente chiaro come i 26 milioni di euro di buco verificato fino al 2014 verranno rimpiazzati e che rischiano di essere una spada di Damocle sui bilanci del Comune di Novara. La Regione su questo deve fare chiarezza ed impegnarsi a trovare una soluzione che non sia dilatoria, come fin qui avvenuto o di comodo, che non risolve i problemi ma si limita a posticiparli nel tempo. In attesa che paghi Pantalone!"