Novara - "La discussione sul piano sanitario in Commissione regionale - scrive in una nota il consigliere regionale Giuliana Manica (Pd) - ha assunto un tono quasi surreale. In mattinata ci sono state consegnate delle tabelle che definivano l’ospedale Maggiore di Novara come ospedale Hub, la qualifica più alta per gli ospedali. Una cosa scontata, visto che parliamo del secondo ospedale in Piemonte per dimensioni e qualità del servizio. Nel pomeriggio, però, la stessa tabella ci è stata consegnata modificata. Non sappiamo cosa possa essere successo nel frattempo, anche se qualche idea ce l’abbiamo, ma il Maggiore di Novara resta Hub solo insieme al Sant’Andrea di Vercelli. Francamente ci pare una cosa senza senso. L’unico senso che riusciamo a trovarci è che si sia voluto andare incontro alle pressioni politiche che qualche illustre rappresentante vercellese della maggioranza di centrodestra ha manifestato. Quale altra logica infatti potrebbe aver portato a considerare il Sant’Andrea di Vercelli allo stesso livello del Maggiore di Novara? Il risultato è l’evidente penalizzazione dell’ospedale di Novara e dei suoi utenti. Cosa è: uno schiaffo anche al presidente della Regione che, da novarese, non appare in grado di tutelare neanche il suo ospedale, o un accordo del presidente della Regione con qualche suo alleato che ha messo da parte gli interessi novaresi? CI chiediamo inoltre: che riflessi avrà tutto ciò sulla città della Salute da realizzare? Parliamo di un progetto che aveva al suo centro il Maggiore di Novara e che, con questa nuova configurazione dell’Hub, potrebbe essere rimesso in discussione nella sua versione originaria. Sarebbe una risposta davvero poco seria alla domanda di qualità ed efficienza sanitaria che viene dal novarese".
“Le polemiche che la consigliera Manica inventa ogni giorno contro la giunta Cota, confermano la difficoltà della sinistra a capire i reali problemi dei cittadini”. Così l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl e l’on. Gianni Mancuso, vice coordinatore provinciale Pdl, replicano a Giuliana Manica sul ruolo dell’Ospedale di Novara. “Sentir dire da Manica – affermano Nastri e Mancuso – che Cota non saprebbe difendere il “suo ospedale”, da la dimensione di come sia datata e pretestuosa la polemica montata dall’esponente Pd. Infatti il Maggiore non è l’ospedale di Cota ma di tutti i cittadini novaresi, che in esso trovano un luogo qualificato per affrontare i propri problemi di salute. Per altro, non possiamo accettare dalla sinistra, lezioni sulla difesa del territorio, dopo che in cinque anni di giunta Bresso non si è fatto neppure un piccolo passo avanti sulla costruzione del nuovo ospedale, mentre la giunta Cota ha subito ripreso la pratica della Città della Salute e se ne sta occupando con grande determinazione. Siamo convinti, quindi, che Novara vedrà realizzato il nuovo ospedale, che sarà un punto d’eccellenza nel panorama piemontese e non solo, valorizzando la già ottima realtà attuale e proponendosi come volano economico per le attività che graviteranno attorno alla sua realizzazione. Il ruolo dell’Ospedale di Novara sarà di assoluto rilievo nell’ambito della “Federazione” sanitaria del Nord Ovest Piemonte, sia per il livello delle attuali specialità, che possono contare sulla presenza di autorevoli professionisti, sia per la presenza universitaria. La Giunta regionale sta cercando di porre rimedio ad anni di immobilismo e al grave debito cumulato dalla sinistra nei cinque anni di governo Bresso. Il Piano Sanitario Regionale è la Legge più importante di tutto il mandato amministrativo quinquennale ed è in discussione presso la commissione Sanità della Regione già da qualche mese. “Ci adopereremo – concludono Nastri e Mancuso – affinché l’Ospedale di Novara rimanga il centro del quadrante Nord orientale, attorno al quale si aggregheranno le altre realtà sanitarie più significative del territorio”.