Novara - Puntuale come un orologio svizzero: alle 12 in punto, arriva l'auto di Pierferdinando Casini, il leader dell'Udc, atteso a Novara giovedì 12 maggio per sostenere la candidatura in città di Antonio Pedrazzoli e a Trecate di Roberto Almasio. Scende dall'auto in una giornata di sole tipicamente estivo e comincia a dare carezze ai piccoli, saluti agli amici e sostenitori ("Pace e bene a tutti", "Ciao bel bimbo", "Buongiorno bella signora"), con quell'accento bolognese che lo rende simpatico e più simile alle imitazioni che di lui ne hanno fatto per anni attori come Neri Marcorè. Da piazza Martiri il corteo, modello "Dottor Tersilli medico della mutua" (ricordate il film con Alberto Sordi?) con la coda dietro al leader, arriva al mercato coperto. Anche qui battute con gli esercenti, carezze ai piccoli - modello cardinale o papa - e ritorno in piazza Martiri, dove al Caffè Borsa era stata preparata un'area nel dehor per il suo intervento a fianco a Pedrazzoli, Almasio, alla consigliera provinciale De Vito e agli onorevoli Delfino e Tarditi. Arrivano anche l'on. Nastri (Pdl) e il presidente della Provincia Sozzano: un saluto veloce e niente più.
Dopo i discorsi di rito delle autorità al tavolo è il suo momento. E qui si capisce perché Casini, a ragion veduta, è oggi uno dei leader politici italiani più stimati ed ammirati: parla in modo molto semplice, pacato, ma non per questo non efficace. Anzi... Mette a nudo la debolezza del sistema bipolare che ha fallito in tutto e per tutto, "lo dimostra la fine che ha fatto Prodi, che è pur persona intelligente e capace, e di Berlusconi che aveva una maggioranza ampia e blindata e ora si trova a governare con un paio di voti di scarto rispetto all'opposizione. E' ora che la politica si dedichi ai bisogni veri della gente, delle famiglie, di chi non arriva a fine mese, di chi convive con situazioni di disagio. Non è tagliando nel sociale che si fanno risparmi nella spesa pubblica. Non è con il calcolatore o il pallottoliere che si fa politica e si sanano i bilanci". La stoccata è indirizzata a Tremonti, ma anche la Lega non è da meno: "Cota devo ancora capire se è bravo o meno ad amministrare il Piemonte. Lo vedo sempre in televisione, ma non so se effettivamente si sta preoccupando dei problemi della sua gente". Infine un appello: "Succede sempre così da quando tre anni fa abbiamo deciso di correre da soli. Prima dicono che non contiamo nulla, poi si ricredono e cominciano ad avere paura di noi e chiedono il nostro appoggio con ogni tipo di offerte e poltrone. Ma non è questa la politica che piace a noi: siamo gente seria e sono contento che per la carica di primo cittadino a Novara e Trecate ci siano due persone altrettanto serie e preparate come Pedrazzoli e Almasio". Applausi e via verso altri lidi un'ora esatta dopo il suo arrivo nella calda e assolata Novara.