Novara - Conferenza stampa del gruppo consiliare della Lega Nord di Novara sul tema targhe alterne. "In estrema sintesi la nostra posizione: è ovvio che il superamento dei limiti della concentrazione di Pm 10 nell'aria per un numero elevato di giorni consecutivi impone alle amministrazioni locali ed al sindaco in particolare, di intervenire. Il rischio per gli amministratori che non intervengono è molto grave e può comportare anche l'eventualità di una denuncia in sede penale. Al di là di questo l'intervento diventa fondamentale a tutela della salute pubblica. Ciò detto va ricordato che i superamenti nei mesi invernali nelle città in particolare della Pianura Padana sono ormai ricorrenti e sistematici. Per questo ci si aspettava da parte di un'amministrazione che sfodera a parole una notevole sensibilità sui temi ambientali interventi maggiormente incisivi e certamente più coraggiosi di un velleitario blocco del traffico a targhe alterne. Soprattutto ci si attendeva un livello di coinvolgimento con il resto della città di ben altra natura. Le condizioni atmosferiche magari faranno il resto, ma è ormai assodato che queste iniziative a spot non producono effetti, se non appunto la giustificazione per i pubblici amministratori che possono così dimostrare di "aver fatto qualcosa". La Lega Nord presenterà nei prossimi giorni un ordine del giorno sul tema proponendo al Comune di Novara una vera e propria "agenda per il miglioramento della qualità dell'aria" che contiene interventi significativi, in alcuni casi già sperimentati in altre città, In grado di contribuire al superamento dell'attuale emergenza. Sui temi ambientali peraltro occorre dire che la sensibilità dei cittadini di Novara è spiccata (un esempio su tutti: gli alti indici di raccolta differenziata ottenuti negli anni passati, un modello innovativo e con pochi precedenti nel nostro Paese). In considerazione di questo appare fuori da ogni logica l'atteggiamento dell'attuale amministrazione che persevera nell'imporre piuttosto che condividere. Certamente i novaresi (e le forze politiche, sociali, imprenditoriali ed associative della città) meriterebbero ben altra considerazione...".