Novara - "L'amministrazione Ballarè - scrive in una nota il dirigente Ncd Ivan De Grandis (responsabile del gruppo Giovani) - ha annunciato più volte l'imminente riapertura del Teatro Faraggiana - che doveva essere aperto a fine 2011! - ovviamente i giorni e i mesi sono passati e oggi propone alla città di trasformarlo in multisala. Però la questione da sottoporre ai cittadini non è "multisala sì o multisala no", ma è cosa ben più complessa. A luglio 2011 era l'assessore ai lavori pubblici Nicola Fonzo a dire alle testate giornalistiche novaresi: "ormai il teatro è pronto ed è un vero gioiellino". Quindi stiamo parlando di una struttura che è veramente pronta - tranne la fognatura - da anni. Negli anni sono stati spesi circa 2,6 milioni di euro - come hanno riportato alcuni giornali locali - per un Teatro che doveva essere restituito come tale alla città ma che ora, per essere trasformato in multisala, dovrà vedere altri lavori, altre lungaggini e altre spese. E' scontato che chiedendo ai cittadini se vogliono una multisala, per svariati motivi come la comodità, la più vasta scelta di pellicole, le possibilità commerciali ecc..., questo rispondano di sì, ma la domanda da fare ai cittadini, come abbiamo detto, è ben diversa e la facciamo noi: "SIETE D'ACCORDO A BUTTARE DALLA FINESTRA 2,6 MILIONI DI EURO, RINUNCIANDO AD UN TEATRO CHIUSO DA 15 ANNI E PRONTO DOPO 10ANNI DI ATTESA PER I LAVORI NECESSARI E A SPENDERE ALTRI SOLDI E ALTRO TEMPO PER TRASFORMARLO IN UNA MULTISALA?" Sarebbe uno spreco incredibile di denaro pubblico al quale seguirebbe un altro forte investimento e si finirebbe per pagare due volte la stessa struttura. Il Teatro è stato donato al Comune di Novara dal Senatore Raffaello Faraggiana "a condizione che venga conservato quale teatro, che porti sempre il suo nome..." e anche per questo chiediamo che si mantenga l'uso principale di Teatro, rendendolo polivalente, certo, ma rispettando il vincolo del lascito. La nostra proposta? Salvaguardare l'investimento pesante che è stato fatto per restituirlo alla città come teatro in primis, poi non ci dispiacerebbe una "fondazione della cultura" che renda il Faraggiana un vero incubatore culturale, dove trovino spazio le associazioni, le scuole, i musicisti e gli artisti novaresi e non, e dove la cultura sia più accessibile a tutti. Una visione diversa, coraggiosa, meno commerciale, più costruttiva e che offra un servizio molto diverso dal Coccia"