Novara - “Il presidente Roberto Cota e la sua giunta devono smetterla di prendere in giro i cittadini. La gente è stanca, la Lega raccoglierà ciò che semina”. Luigi Torriani, leader della Democrazia Cristiana Novarese, attacca duramente l’esecutivo regionale, dopo le dichiarazioni in materia di sanità rilasciate proprio da Cota e dai suoi assessori. “La giunta regionale risparmia sulla pelle dei cittadini e si vanta di essere riuscita a tagliare le spese per l’assistenza sanitaria e farmaceutica - dice Torriani - in un periodo in cui aumentano spese e costi a carico dei cittadini, il fatto di essere riusciti a risparmiare sulla sanità non è una certo confortante”. Risparmiare su cose inutili, rinegoziare i mutui con banche e istituti di credito, studiare misure di sgravio fiscale per singoli cittadini e imprese. Queste sono le linee sulle quali dovrebbe operare l’amministrazione regionale secondo la Democrazia Cristiana. “E invece ci dicono di aver risparmiato sull’assistenza medica e sanitaria – attacca Torriani – basta pensare al ticket supplementari su esami diagnostici e di laboratorio introdotto pochi mesi fa o ai tagli che mettono in ginocchio le strutture per anziani dell’intera regione, le quali da tempo si vedono bloccate i contributi per i posti letti convenzionati, in attesa di una nuova ridistribuzione che sta già mettendo a repentaglio il pagamento degli stipendi di tanti dipendenti”.
Facile farsi belli per la Dc, grave invece l’atteggiamento di Cota e dei suoi assessori. “Siamo di fronte ad un atteggiamento fortemente irresponsabile – conclude Torriani – da una parte l’assessore alla sanità Monferino dice che la sanità è in ginocchio e la regione è praticamente in default, dall’altra Cota dice che il Piemonte va meglio di altre regioni e si salverà. E’ il solito giro di parole che preoccupa i cittadini e non serve a risolvere i problemi. L’unica cosa certa è che i tagli sulla salute sono sempre deprecabili, non ci vengano a raccontare la solita storia degli sprechi a cui non crede più nessuno mentre aumentano le necessità dei cittadini e cresce anche il numero di coloro che hanno diritto di prestazioni sanitarie e assistenziali”.