Casaleggio - Riceviamo da Valter Brustia, sindaco di Casaleggio, una lettera aperta indirizzata all'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino: "Venerdì 8 novembre si è tenuta, presso l’Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte a Torino, la riunione del Quadrante ferroviario di Novara sul nuovo servizio che dovrebbe essere attivato a partire dal 15/12/2013. L’Assessore Barbara Bonino non ha partecipato all’incontro. L’assenza sarà certamente dipesa da impegni istituzionali improrogabili. Le incombenze di un assessore regionale sono indubbiamente tante, forse troppe ed è impossibile far fronte a tutte con la stessa energia e attenzione, specie nel settore del trasporto su ferro. Pensiamo ad esempio all’impegno profuso dall’Assessorato e dallo stesso Governatore Cota per risolvere il problema della linea ferroviaria Novara – Varallo. Esemplare! Questo è stato un fulgido esempio di politica al servizio del cittadino: la linea era considerata un “ramo secco” ed era stata programmata la sua chiusura a partire dal 1° settembre. Ma la politica ha fatto il miracolo: l’acqua si è tramutata in vino ed il ramo secco è tornato a fiorire. Voglio partire da qui, dalla certezza che la politica può fare tutto ed il contrario di tutto, per commentare la riunione di questa mattina. Il nuovo servizio, ribattezzato con l’acronimo SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano), si fonda su quattro pilastri: cadenziamento dei treni (partenza e arrivi allo stesso minuto), continuità del servizio, regolarità del servizio e velocizzazione dei servizi a maggior percorrenza. Queste sono le colonne d’Ercole, erette ai confini del mondo! La Regione si è esercitata in questi giorni applicando i principi base del nuovo servizio alla linea ferroviaria Novara – Biella. Vediamo i risultati che, per onor di cronaca, non sono definitivi ma come si usa dire oggi ancora “working in progress”. Alla stazione di Nibbia si fermeranno quattro treni, con un impercettibile miglioramento rispetto all’attuale soluzione. Alla stazione di Casaleggio Novara si fermeranno quattro treni in andata e quattro treni al ritorno rispetto alle attuali 11 fermate: non è un taglio, è una carneficina. Alla Stazione di Sillavengo e Ghislarengo non si fermerà più nessun convoglio e qui non riesco a commentare la scelta senza il rischio di prendermi una o più denunce per diffamazione. Infine, per i pendolari biellesi saranno garantiti i convogli in partenza e in arrivo alla stazione di Biella ogni ora, senza variazioni quantitative di rilievo. Ma il paradosso è che nelle nostre stazioni continueranno a transitare tutti i convogli e la maggior parte non si fermeranno più. Il nuovo modello regionale si applica perfettamente al pendolare biellese che potrà essere felice dell’innovazione proposta dall’Assessore ai Trasporti. In sintesi, disporrà di treni ogni ora per spostarsi a Novara o poter tornare a casa e potrà farlo con regolarità e maggior velocità. Mi sembra di essere di Finlandia, solo che qui non ci sono le renne e neppure la casa di Babbo Natale. E i pendolari di Nibbia, Casaleggio Novara, Sillavengo e Ghislarengo? Rispetto a quelli di Ouagadougou (capitale del Burkina Faso) possono ancora ritenersi fortunati, ma, se paragonati ai vicini biellesi, potrebbero sentirsi disgraziati. L’articolo 5 dello Statuto della Regione Piemonte stabilisce che la Regione persegue la riduzione delle disuguaglianze e agisce responsabilmente nei confronti delle generazioni future. L’articolo 11 puntualizza che La Regione opera per rimuovere le cause che determinano le disuguaglianze e il disagio. Ora rivolgo all’Assessore una domanda: la riprogrammazione del servizio ferroviario Novara – Biella è orientato alla riduzione delle disuguaglianze e alla rimozione delle condizioni di disagio per tutti i pendolari che utilizzano questa linea? A margine e, in attesa di una risposta, ricordo che l’articolo 3 della Costituzione sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge. Io chiedo alla Politica una visione che vada oltre a quelle colonne e lo faccia con coraggio, con determinazione, con la consapevolezza che i piani, i programmi, gli atti amministrativi di un assessorato sono provvedimenti che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini, dei nostri figli, dei nostri anziani. Discriminare un casaleggese, impedire ad un sillavenghese di raggiungere Novara con il treno è profondamente ingiusto, ma diventa insopportabile se queste privazioni sono generate per favorire un biellese. Da oggi, assessore Bonino, vogliamo essere idealmente tutti biellesi e, pertanto, tutti noi, cittadini di Nibbia, Casaleggio, Sillavengo e Ghislarengo pretendiamo anzi esigiamo di poterci recare al nostro posto di lavoro, alla nostra scuola od ovunque desideriamo con quel treno che tutti i giorni transita e transiterà nei nostri comuni. Non pretendiamo che i rami secchi tornino a rifiorire, perché da noi non ci sono rami secchi, anzi le proposte che abbiamo inviato in Regione prevedono la possibilità di eliminare alcune corse scarsamente utilizzate con un risparmio per la collettività. Quel risparmio potrebbe essere utilizzato per modernizzare la linea, per trasformarla in una metropolitana di superficie, facendola sbocciare e diventare un nuovo modello di mobilità regionale. Questa è la visione che sogno, questo è quello che tutti dovrebbero pretendere dalla nostra classe dirigente: costruire un futuro per le nuove generazioni e non lasciare i relitti di un passato in cui i servizi erano garantiti in egual misura per tutti. Non chiedo nulla di più di quello che può essere fatto. Assessore, se guarda oltre quelle colonne troverà la soluzione, ma faccia presto! Con osservanza".