Novara - "La segreteria provinciale del Partito Democratico e il Coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà di Novara - ci scrivono Elena Ferrara, segreteria provinciale del Pd, e Nicola Riccardo Natalicchio, del coordinamento cittadino di Sel -
hanno avviato una serie di incontri dedicati a temi ritenuti politicamente strategici per il territorio novarese. Il primo confronto ha visto al centro il problema di Malpensa, argomento che oggi, alla vigilia dell’attività della Commissione Ministeriale per la Valutazione di Impatto Ambientale che prenderà in esame il Masterplan (progetto di ampliamento) di Malpensa, risulta di grande attualità. E’ di questi giorni, inoltre, il pronunciamento della Regione Piemonte che ha chiuso un processo di osservazioni previste dalla procedura di VIA. Dopo i tanti Enti locali (compresa la Provincia di Novara), Associazioni, Parchi naturali, Comitati cittadini piemontesi come lombardi, quello della Regione Piemonte di Cota è un giudizio che non lascia dubbi: il progetto di SEA non è sostenibile e il territorio novarese non può essere la vittima di un’espansione non giustificata. Dal punto di vista politico una rivoluzione se si pensa che Malpensa è stato il cavallo di battaglia della Lega e Giuseppe Bonomi, presidente e amministratore delegato di SEA, fedele esponente della Lega Nord. Rappresentanti politici di PD e SEL novaresi hanno partecipato al Convegno “Malpensa: aeroporto del troppo!” organizzato venerdì 30 settembre da Legambiente a Vergiate, un importante confronto con ospiti e rappresentanze di rilievo. Dario Balotta, responsabile per i Trasporti di Legambiente Lombardia, ha ribadito un forte no alla terza pista, “una ferita inutile nel Parco del Ticino». Ma il giudizio negativo sull’opera non deriva solo dai gravissimi impatti negativi sull’ambiente (scomparirebbe la brughiera del Baggio unica evidenza di brughiera meridionale d’Europa), il NO all’espansione dell’aeroporto ha anche basi economiche e di sostenibilità: la terza pista proprio non serve! Basta guardare i dati dei movimenti a Malpensa, sono 130 mila all’anno, mentre la capacità dell’aeroporto è di 260 mila. Quindi a che serve la terza pista? Un’infrastruttura dai costi esorbitanti che se mai dovesse essere realizzata arriverebbe, come previsto dal Masterplan, dopo l’Expo. Anche i rappresentanti delle compagnie aeree hanno confermato il giudizio negativo sull’ampliamento dell’aeroporto, infrastruttura mal congeniata dal punto di vista logistico (pessimo posizionamento delle piste, peraltro troppo vicine, rispetto ai terminal) con conseguente aggravio di costi sostenuti dalle Compagnie per i movimenti a terra tant’è che la prima a esprimere forte contrarietà alla terza pista è Easy Jet che oggi rappresenta il 30% del traffico aeromobile e che dovrebbe aumentare le tariffe per il raggiungimento della pista con perdita di competitività.
Se la terza pista di Malpensa è unanimemente considerata un’opera inutile, non si capisce come si possa continuare a sostenere la necessità della bretella autostradale Agognate-Malpensa. Ancora in questi giorni il presidente della Provincia Sozzani ne ha sostenuto in Consiglio provinciale la necessità per lo sviluppo industriale del territorio novarese! Dall’iniziativa politica di PD e SEL a Novara parte un tavolo politico per un confronto su questi temi con le forze sociali e le istituzioni, le amministrazioni e le dirigenze politiche di centro sinistra coinvolte".