Novara - È stato sottoscritto, presso la Casa della Solidarietà nel quartiere Sant'Andrea a Novara, il Patto di collaborazione tra il Comune di Novara, nella persona del sindaco Alessandro Canelli, la Fondazione De Agostini, rappresentata dal Presidente Roberto Drago e dal Segretario Generale Chiara Boroli, e le associazioni di Novara che hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla gestione congiunta dell'area verde tra via Redi e via delle Rosette: Comunità di Sant'Egidio, Cooperativa sociale Aurive, Pro Natura Novara Odv, Associazione di promozione sociale Sermais, Associazione culturale Creattivi, Territorio e cultura Onlus, Officina della Danza, ASSA S.p.A. La firma del patto di collaborazione tra i soggetti coinvolti nel progetto di rigenerazione urbana dell'area verde di Sant'Andrea rappresenta una tappa importante del percorso partecipativo che è stato attivato nei mesi scorsi per approfondire le possibilità di utilizzo sociale dell'area riqualificata e giungere ad una gestione condivisa e partecipata della piazza verde da parte della comunità, al fine di valorizzare spazi di pubblico interesse e attivare forme di cittadinanza attiva. Il progetto di riqualificazione della piazza verde è stato scelto dalla Fondazione De Agostini, di concerto con il Comune di Novara, per celebrare i suoi primi dieci anni di attività, e restituire alla città un'area di grande potenziale - per tanti anni lasciata al degrado e all'abbandono - dopo un lavoro di riqualificazione paesaggistica e ambientale, affinchè anche uno spazio di periferia possa creare polarità attrattiva e diventare luogo di incontro e di socializzazione, non solo per il quartiere di Sant'Andrea e i suoi abitanti, ma più in generale per tutta la città di Novara.
Il cantiere fisico - Nel mese di febbraio sono stati completati i lavori di pulizia dell'area per la quale l'Architetto paesaggista Massimo Semola ha progettato l'opera di riqualificazione fisica. Successivamente, sotto la direzione dell'ufficio progettazione e manutenzione del verde pubblico del Comune di Novara, sono iniziati i lavori di sistemazione e realizzazione del progetto, in carico alla ditta De Giuliani di Borgomanero. Le opere porteranno alla creazione di un'area verde di 5.766 mq con vegetazione rigogliosa. I viali interni al giardino sono sviluppati nel rispetto della vegetazione arborea esistente e connettono la piazzetta di via Redi ad una piazzetta interna dotata di tettoia ad utilizzo delle associazioni del quartiere. Nelle vicinanze della tettoia è ubicata l'area per il gioco dei cani. Lungo il precorso principale si intersecano due aree arredate con tavoli e sedute in cls e si diramano tre brevi percorsi che portano a panchine isolate nel verde. Tutti gli alberi di nuovo impianto sono a foglia caduca per garantire una corretta illuminazione naturale nel periodo invernale e per evitare la formazione di zone di ombra perenne. Il grande parco ospiterà anche l'ampliamento dell'attuale area giochi, dotandola di attrezzature inclusive, e prevede il ripristino dei marciapiedi. Per ovviare alla eliminazione di alcuni posti auto è stato realizzato, ad opera dell'Amministrazione comunale, un parcheggio a lato di via delle Rosette. Nel parco saranno installate anche videocamere di sorveglianza per la tutela dell'area.
Il cantiere sociale - Dal mese di maggio dello scorso anno è iniziato anche il progetto di rigenerazione urbana dell'area, ovvero la costruzione di una rete di contatti con gli abitanti del quartiere e le associazioni che vi operano, per riqualificare gli spazi e organizzare le attività che possono essere ospitate nel parco. La Fondazione De Agostini ha affidato la regia del cantiere sociale a KCity - Rigenerazione urbana che, dopo una prima fase di analisi dei bisogni del quartiere, ha organizzato incontri e tavoli di lavoro con i cittadini e le associazioni per definire nel dettaglio un quadro di interessi, necessità, prospettive e azioni da effettuare, per prendersi cura dello spazio, valorizzarlo e dare vita a iniziative che lo animino. Da questi incontri è emerso l'insieme delle caratteristiche che dovranno segnare la gestione dell'area verde, sintetizzate nel "Manifesto della piazza verde", una serie di azioni che sono state condivise dagli attori locali che si sono candidati ad essere partner della Fondazione De Agostini e del Comune di Novara per l'implementazione delle attività stesse, ovvero Comunità di Sant'Egidio, Cooperativa sociale Aurive, Pro Natura Novara Odv, Associazione di promozione sociale Sermais, Associazione culturale Creattivi, Territorio e cultura Onlus, Officina della Danza, ASSA S.p.A. Gli enti e le organizzazioni che aderiscono al Patto di collaborazione si impegnano a condividere gli obiettivi del progetto di rigenerazione dell'area verde e a collaborare per rendere il nuovo parco riqualificato un luogo: attrattivo, comunitario, educativo, integrato, misto, inclusivo, innovativo, presidiato, autocostruito, autosostenibile.
Il Patto di collaborazione - L'utilizzo sociale del parco sarà regolato dal Patto di collaborazione, uno strumento che formalizza l'impegno tra il Comune di Novara, la Fondazione De Agostini e i cittadini, attraverso le organizzazioni del territorio, a sperimentare un modello di gestione condivisa che identifica specifiche azioni da realizzare nel parco, al fine di mettere in atto attività di cura e gestione partecipata del bene comune urbano. Il patto sancisce gli impegni reciproci ad organizzare attività ed interventi di animazione nella prima fase di avvio del parco, indirizzati agli abitanti e ai cittadini, con l'obiettivo di promuovere l'uso sociale del parco e la sua appropriazione da parte della comunità. I partner si impegneranno ad operare secondo una logica di sussidiarietà e sostenibilità, efficienza ed economicità, trasparenza e sicurezza, reciproca responsabilità, tolleranza e partecipazione inclusiva, gestione collaborativa dell'area, anche in funzione del coinvolgimento degli abitanti stessi e della comunità per lo svolgimento di attività di interesse generale e rivolte alle diverse fasce di residenti: bambini, giovani, famiglie e anziani. "Ritengo particolarmente significativo il risultato ottenuto con il Patto di collaborazione: attraverso questa scelta - commenta il sindaco Alessandro Canelli - sono stati coinvolti numerosi attori che riteniamo fondamentali per la futura gestione dell'area verde di via Redi. Questo era, infatti, il nostro obiettivo fin dall'inizio: un'azione partecipativa e allargata; fare rete in modo che diversi soggetti si sentissero direttamente responsabili nel processo di riqualificazione e rigenerazione, in costante e continuo colloquio con i residenti del quartiere. Si tratta di realtà cittadine tra loro diverse per competenze e interessi, ma assolutamente complementari per una corretta gestione delle attività che possono essere organizzate, affinché il recupero dell'area verde non si esaurisca con il solo intervento di sistemazione e fruibilità pubblica, ma possa rappresentare un centro propulsore di attività e occasioni di socializzazione e aggregazione per gli abitanti del quartiere, che da subito sono stati messi al centro di questa prima iniziativa, frutto di una partnership tra Pubblica Amministrazione e privato, pionieristica nel suo valore sul piano urbanistico, ma anche e soprattutto sociale per la nostra città". Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini, dichiara: "Siamo molto orgogliosi di essere giunti alla sottoscrizione del Patto di collaborazione con i cittadini novaresi che attraverso le loro associazioni hanno condiviso gli obiettivi e le finalità del progetto promosso dalla nostra Fondazione per riqualificare l'area verde di Sant'Andrea. Grazie alla loro disponibilità e all'entusiasmo con cui hanno partecipato agli incontri promossi nel corso di questi mesi, siamo fiduciosi che il quartiere sarà in grado di rendere questo parco attivo e vivace, con diverse iniziative e occasioni di incontro e al contempo di presidiarlo per garantirne la continuità e la tutela".