Novara - «Stiamo vivendo un momento di grande tensione sociale intorno a questioni che tutti credevano archiviate, come la casa e il lavoro. Invece la crisi ha riacceso fuochi dei quali la coscienza condivisa della nostra società aveva in qualche modo rimosso la gravità. Per questo è indispensabile costruire un nuovo modello di welfare basato sulla condivisione della responsabilità tra le istituzioni». Commenta così, con soddisfazione, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Novara Augusto Ferrari la riunione del cosiddetto “Tavolo politico” dei Piani di zona tenutasi lunedì 10 ottobre nella sala del consiglio comunale a Palazzo Cabrino.
I Piani di zona – è opportuno ricordarlo – sono l’occasione offerta alle comunità locali per leggere, valutare, programmare e guidare il proprio sviluppo in ordine al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e vanno visti e realizzati come piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone. «Dopo un lungo periodo di stasi – dice l’assessore Ferrari – abbiamo riattivato un importante luogo di confronto e di valutazione, un luogo che vorremmo diventasse a tutti gli effetti la regia di una nuova politica condivisa sul fronte delle politiche sociali». Alla riunione di lunedì erano presenti, con l’assessore Ferrari e il sindaco Ballarè, il prefetto della Provincia di Novara Giuseppe Amelio, le rappresentanze ai massimi livelli dell’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” e dell’Asl e le organizzazioni sindacali. «Il tavolo – conclude l’assessore Ferrari – lavorerà da subito con l’intento di creare una gerarchia dei problemi e ottimizzare le risorse disponibili, per non disperdere le forze e concentrarsi nel dare risposte efficaci alle necessità».