Novara - Era l’ottobre del 2010 quando si iniziò a parlare per la prima volta di una struttura all’interno del carcere di Novara che potesse accogliere attività ricreative e formative di primaria importanza nell’ottica del recupero dei detenuti. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Compagnia dell’Olmo” presieduta dal Cav. Pietro Pesare, aveva trovato da subito l’appoggio della Provincia di Novara e, naturalmente della direzione e degli operatori della Casa Circondariale. “Non è stato facile reperire le risorse – afferma Pietro Pesare vera e propria anima del progetto - ma grazie all’aiuto della Provincia e delle Fondazioni novaresi oggi siamo alla vigilia dell’inaugurazione. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo vinto”.
Sabato 1 giugno, il taglio del nastro: una struttura di oltre 150 metri quadrati, alta fino a 5 metri, con tanto di impianto elettrico e riscaldamento. “Questa operazione conferma e rinnova il rapporto avviato con la Casa Circondariale e la sua Direzione - ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia, Annamaria Mellone – che confidiamo di proseguire nell’ambito di una politica a sostegno del volontariato e della sussidiarietà”
“Un risultato significativo – ha aggiunto Sozzani - rispetto al percorso di collaborazione intrapreso nel corso di alcuni incontri e visite alla struttura. La competenza e la professionalità della dott.ssa Marino, così come del personale da lei diretto, ci hanno spinto , ad allargare la progettualità per favorite il reinserimento dei detenuti nella società. Quindi, nonostante le difficoltà economiche in cui versano gli enti locali in genere e l’Ente Provincia in particolare, abbiamo voluto fornire un contributo significativo per la realizzazione di questa opera e abbiamo svolto un ruolo di coordinamento con le Fondazioni della città che non mi stancherò mai di ringraziare per il prezioso sostegno con cui supportano le iniziative sociali e culturali del territorio”.
Fondazione della Comunità Novarese e Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio sono stati infatti, ancora una volta, i partner attivi per la realizzazione della struttura che sarà inaugurata sabato prossimo.
“Dopo la tipografia inaugurata da poco – spiega la D.ssa Marino – oggi andiamo a porre un altro importante tassello che muove nel segno della rieducazione. E se il ruolo della pena detentiva, come credo fermamente, deve essere quello di rieducare al ritorno nella società; se dobbiamo fare in modo che chi esce dal carcere non vi rientri, servono spazi e iniziative per la rieducazione. La Tensostruttura sarà utilizzata quindi per una scuola di teatro, ma anche per corsi professionali, convegni e per incentivare progetti come quello sulla genitorialità. Un dovere morale che abbiamo nei confronti di chi ha sbagliato e, per questo, sta pagando il proprio debito”.
“Non possiamo emarginare queste persone, lo dobbiamo – ha precisato Marino – anche alle loro famiglie”.
La tensostruttura ha avuto un costo complessivo di circa 45mila Euro. “Bisogna tener conto – precisa il presidente della Compagnia dell’Olmo, Pietro Pesare – che il progetto e la posa sono stati gratuiti, così come gli spettacoli e le rappresentazioni che i ragazzi della Compagnia metteranno a disposizione”.