Novara - A due giorni dalla presentazione del portale NovaScuola, l’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Novara presenta, questa volta insieme all’Istituto Omar, un nuovo progetto che sempre muove nel segno dell’innovazione e di una formazione scolastica sempre più vicina al mondo del lavoro.
“Dai dati emersi dalla nostra cabina di regia sull’istruzione – è la riflessione di Anna Maria Mariani, Assessore all’Istruzione della Provincia di Novara – si evidenzia come il mondo del lavoro richieda sempre più competenze specifiche che spesso le scuole non riescono ad offrire. La capacità di lavorare in gruppo e il cosiddetto problem solving sono sicuramente tra i requisiti più apprezzati. Preparare i nostri ragazzi a questa sfida è sicuramente il primario obbiettivo che ci stiamo prefiggendo”.
“Il fatto che si sia “di nuovo qui” – commenta invece Giuseppe Bordonaro, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Novara – sta a significare che la scuola novarese funziona e che sta cercando di costruire un ponte con il territorio e che lo sta facendo utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie”.
La “Virtual Classroom” proposta dall’Istituto Omar è in questo senso l’ultima nata, ma la prima ad essere sperimentata sul nostro territorio.
“Lavoro in una scuola tecnica – spiega Franco Ticozzi dell’Istituto Tecnico Industriale Omar di Novara – e nel prendere atto che oggi il mondo del lavoro, le aziende che potrebbero assumere i nostri ragazzi lavorano spesso con tecnologie avanzate, mi sono chiesto come fare a preparare questi studenti a ciò che li aspetta fuori di qui. Questa metodologia è già stata sperimentata per alcuni corsi e ha dato risultati sorprendenti e rappresenta il superamento di canoni di insegnamento ormai desueti”
Sullo schermo di proiezione dell’aula consigliare della Provincia di Novara appare poi lo spot di “Google” che attualmente viene trasmesso sulle tv americane.
Si parla di cloud computing, l’evoluzione di ogni banca dati, di ogni social network di ogni video-teleconferenza. Si parla di uno spazio virtuale dove ci si trova al di là delle pareti dell’aula si proseguono lavori, progetti, studi e dove si condividono documenti e materiali.
“E’ il linguaggio dei giovani – è l’analisi dei docenti Omar - e qui i giovani tirano fuori il meglio di se stessi evidenziando qualità che con il normale metodo di lavoro non sarebbero riusciti ad esprimere, nel contempo diventando padroni della rete e delle sue applicazioni”.
Nel corso dell’attuale anno scolastico nove classi hanno utilizzato questi “protocolli” e l’occasione della conferenza stampa odierna è stata anche quella di presentare i lavori portati avanti.