Galliate - Riceviamo e pubblichiamo da Basile (Movimento 5 Stelle), Cherubin (Unione Popolare) e Galeri (Sinistra Italiana): "Caro Sindaco di Galliate, il 25 aprile non è la giornata contro tutte le ideologie totalitarie! Il 25 aprile, giorno della liberazione di Milano, fu scelta come Anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo. Con la liberazione delle grandi città del Nord e la resa dei tedeschi in Italia, la primavera del 1945 segnò la fine del Nazifascismo nel nostro Paese. Il Nazifascismo fu causa di una guerra che causò oltre 50 milioni di morti, 30 nella sola Europa, due terzi dei quali civili. Coloro che diedero la vita lottando contro il regime nazifascista lo fecero per costruire una società migliore e su queste basi fu scritta la Costituzione italiana. Una Costituzione che avrebbe dovuto garantire a donne e uomini pari diritti e doveri ed equità in tutti i campi, dall’istruzione al lavoro fino alla sanità. Per citare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Il 25 aprile è la data simbolica che rappresenta la conclusione del conflitto sanguinoso, la fine della brutale e spietata occupazione nazista, il crollo definitivo del fascismo.” Questo è stato il 25 aprile del 1945. Purtroppo, in questi decenni abbiamo visto tentativi di revisionismo storico quasi ad equiparare i partigiani ai fascisti, i liberatori agli aggressori, con l’intento di far sparire il termine antifascismo dalla base culturale e con il rischio che si possano riaffacciare idee e concetti troppo vicini a quelle ideologie che hanno portato morte e distruzione nel mondo. A proposito di goffi tentativi di revisionismo storico, a Galliate, il Sindaco e la sua Giunta, nel loro manifesto per il 25 aprile tentano di distorcere il significato di questa ricorrenza spacciandola per data del “trionfo della libertà su tutte le ideologie totalitariste” e cosa ancor più grave, lo fanno nella loro veste istituzionale, a nome quindi di tutti i cittadini galliatesi. Lo scenario di oggi e l’annessa propaganda, ricordano molto quei tempi lontani: guerra, riduzione del diritto alla cura, riduzione dei diritti nel mondo del lavoro, tentativo di uniformare il pensiero delle persone a quello dominante. Anche a Galliate, come in tante città italiane, la liberazione dal nazifascismo è occultata con dietro a parole come libertà dai totalitarismi, che significa tutto e nulla, giacché una persona è veramente libera solo se può permetterselo, soprattutto in questo periodo di economia di guerra. La resistenza nacque per contrastare chi voleva continuare una guerra ormai persa. La resistenza nacque contro la fame e la miseria. La resistenza nacque per realizzare una società migliore e per farlo abbatté il fascismo".